Il Vaticano si è cautelato nominando una serie di sostituti per officiare le imminenti celebrazioni di Pasqua, tra le quali spicca la Messa delle Palme di domenica 2 aprile
Roma: date le condizioni ancora stazionarie di Papa Fracesco, ricoverato da alcuni giorni per un’infezione polmonare, la Santa Sede si è già attivata per trovare un illustre sostituto in caso di suo forfait in vista dell’imminente Messa della Palme prevista per domenica prossima, 2 aprile.
Sarà, salvo sorprese dell’ultim’ora, il Vice Decano dal Collegio Cardinalizio, Leonardo Sandri, ad officiarla, se alla fine prevarrà la linea della prudenza in merito alle condizioni di salute del Santo Padre, che dalle ultime risultanze, nonostante abbia rassicurato i fedeli, potrebbe restare a riposo per diverse settimane, su suggerimento dei medici, anche in considerazione dell’età avanzata.
Il Vaticano si è quindi cautelato in previsione della Messa delle Palme, con una alternativa di rilievo, per quella che potrebbe a suo modo essere una celebrazione liturgica a suo modo storica, con lo stesso Cardinal Sandri che ha commentato questa decisione agli organi di stampa, con poche parole ufficiali che di fatto lasciano pochi margini all’interpretazione: “Posso confermarvi che, ad oggi, mi è stato chiesto di celebrare la Messa delle Palme, sono stato avvertito già lunedì dal maestro delle Cerimonie Pontifice che i riti della Settimana Santa sarebbero stati celebrati ognuno da un cardinale e a me è stato chiesto di celebrare la Domenica delle Palme”.
Andando a ricordare nel dettaglio le cause che hanno provocato il ricovero del Santo Padre, quest’ultimo si trova ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per problemi respiratori, escludendo che si tratti di Covid ma confermando la presenza di un’infezione polmonare.
Ricoverato da ieri mercoledì 29 marzo, la salute di Francesco, come da dichiarazioni ufficiali “non desta preoccupazione“ e la prima notte di degenza sarebbe trascorsa serenamente, con i sanitari che si erano detti ottimisti proprio in vista delle celebrazioni di domenica prossima, salvo imprevisti.
Il Vaticano, a quanto pare, non vuole correre rischi e si è ufficialmente attrezzato con un piano B per ogni evenienza, nel caso Papa Francesco non ce la facesse.
Arrivano inoltre conferme ufficiali che la messa di Pasqua sarà officiata dal cardinale decano Giovanni Battista Re, quella crismale, la mattina del Giovedì Santo dal cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis e quella pomeridiana “in Coena Domini”, con la “lavanda dei piedi”, dall’Arciprete di San Pietro, cardinale Mauro Gambetti.
Venendo al Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto emerito del Dicastero per le Chiese Orientali, Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Orientale, vice decano del Collegio cardinalizio, è argentino come il Papa, essendo nato a Buenos Aires il 18 novembre 1943.
I suoi genitori emigrarono in Argentina da Ala, un paese de nord Italia, provincia di Trento.
Al termine degli studi umanistici e di teologia nei seminari minore e maggiore di Buenos Aires, ha ottenuto la licenza in teologia all’Università cattolica argentina.
Nominato poi sacerdote il 2 dicembre 1967, Sandri ha operato in Argentina, in Madagascar e alle Mauritius, poi negli Stati Uniti, in Venezuela e in Messico.
Il 24 gennaio di tre anni fa, Papa Francesco ha infine approvato l’elezione, fatta dai Cardinali dell’Ordine dei Vescovi, nominandolo vice decano del Collegio Cardinalizio.