Italia, la proroga per usare il sistema Spid scade ad aprile: questi gli scenari possibili

Ufficialmente alla fine di aprile scadranno le convenzioni che permettono di usare lo Spid in Italia e il Governo sta lavorando ad una proroga che permetta di mantenerlo attivo

salute lazio

In tutta Italia il sistema Spid è utilizzato ormai da milioni di cittadini, anche per visualizzare le info relativa al proprio reddito di cittadinanza ed accedere a una moltitudine di servizi e informazioni.

Ufficialmente alla fine di aprile scadranno le convenzioni che permettono di usare lo Spid in Italia e il Governo sta lavorando ad una proroga che permetta di mantenerlo attivo

Dapprima la “deadline” era stata fissata per la fine dell’anno scorso, ma è stata prorogata ad aprile 2023.

Vediamo gli scenari possibili per tenere in vita quello che ormai è uno strumento entrato a buon diritto nella quotidianità degli italiani.

A questo scopo il sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha spiegato che punta ad un ulteriore rinnovo di durata pluriennale, durante il meeting avvenuto negli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Anche perchè non poter avere a disposizione uno strumento che in questo momento funziona perfettamente ed è assai versatile sarebbe un grave problema per molti cittadini.

La proroga per la sua fruizione è ormai prossima e sembra l’unico scenario percorribile, dato che alla fine del prossimo aprile scadranno le convenzioni che permettono di farne uso all’interno del Belpaese.

La tavola rotonda è stata fatta alla presenza dei rappresentanti dei gestori di identità digitale e Assocertificatori, l’associazione dei principali certificatori accreditati.

Butti si è così espresso al riguardo: “La nostra intenzione è quella di definire un rinnovo pluriennale del servizio e la disponibilità a individuare un supporto che adesso, dopo anni di richieste inascoltate da parte dei precedenti governi, possa garantire la sostenibilità economica dello Spid”.

Lo Spid è un sistema cruciale per la popolazione italiana, al giorno d’oggi, difatti al momento risultano attive oltre 33 milioni di utenze Spid, numero che lo rende il sistema di autenticazione più usato alle nostre latitudini, per accedere a varie funzioni, tra le quali quelle di numerosi servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione.

Obiettivo finale del Governo, come detto, è quello di creare e consolidare un sistema unico d’accesso ed autenticazione, per uniformare i metodi attualmente disponibili per utilizzare i servizi della Pubblica Amministrazione, ossia lo stesso Spid, la CIE – Carta d’Identità Elettronica – e  la CNS – Carta Nazionale dei Servizi.

In ambito europeo invece si cerca di andare oltre, creando una apposita app denominata in via preliminare “European digital identity wallet” (Portafoglio digitale d’identità Europea) per dare ai cittadini dell’Unione Europea l’opportunità di usare un sistema che sia al tempo stesso, pratico, sicuro ed intuitivo per indentificarsi via internet e accedere o condividere una moltitudine di certificati, dati ed abilitazioni, come ad esempio il diploma scolastico e la patente di guida.

In questo caso, in Europa, le sperimentazioni dell’app in questione dovrebbero iniziare il prossimo giugno e durare circa due anni.