Il fermo per concorso in omicidio è scattato stanotte: da ricostruire il suo ruolo nel delitto
Svolta per l’omicidio di Andrea Fiore, il meccanico ucciso domenica sera a casa al Quadraro a colpi di pistola: la polizia ha fermato con l’accusa di concorso omicidio volontario un romano di 43 anni, originario di Veroli, Daniele Viti.
L’uomo domenica sera si sarebbe recato a casa del meccanico-carrozziere al Quadraro con presunti complici ancora da identificare. Di certo Fiore subito dopo essere colpito al petto era riuscito a chiudersi in casa e a chiedere aiuto alla Polizia, ma è stato trovato morto.
Viti che sarebbe coinvolto nell’omicidio è stato fermato stanotte, a 48 ore dal delitto, e portato in Questura, dove è stato ascoltato dagli inquirenti.
Resta da chiarire il movente anche se gli investigatori ritengono che riguardi una guerra in corso per un giro di droga.
L’omicidio di Fiore segue di appena 15 giorni quello di Luigi Finizio, suo amico, ucciso a colpi di pistola mentre faceva benzina in una pompa di via Ciceri la sera del 13 marzo scorso. (leggi qui)
Un legame che ha fatto ipotizzare un collegamento tra i due omicidi. Era stato Andrea Fiore, infatti, ad indicare ai poliziotti, subito dopo il delitto dell’amico, l’indirizzo dell’abitazione di Finizio, tra l’altro legato da rapporti familiari con il clan di camorra dei Senese. (leggi qui)
Domenica sera Fiore era solo nella sua casa in via dei Pisoni insieme al suo gatto Birba. Il 54enne ha aperto la porta ed è stato colpito a freddo con un colpo di pistola.
Fiore si è chiuso in casa e ha chiamato le forze dell’ordine: “Correte mi hanno sparato“. Sarà ora l’autopsia a stabilire se la morte è stata immediata.
I poliziotti, giunti sul posto, hanno dovuto aspettare che i vigili del fuoco forzassero la porta prima di entrare.