ITA Airways, ripresa la campagna di assunzioni. Assovolo: “Lavoratori sotto ricatto. Pronti nuovi ricorsi”

ITA Airways contro la sentenza che la definisce società a “Controllo Pubblico”. Assovolo: "Selezioni del personale, svolte senza i previsti criteri sulla trasparenza, imparzialità, pubblicità e discriminazione"

Roberto Baggio ai piedi dell'Airbus Ita Airways che porta il suo nome

Roma: ITA Airways sta riprendendo ad assumere, ma con criteri che non sarebbero quelli previsti dalle norme che regolamentano le assunzioni di una società a “Controllo Pubblico”, così definita anche secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato.

Ad affermarlo e sollevare la questione sulla trasparenza della assunzioni della compagnia interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è ancora una volta Assovolo, Federazione Nazionale Trasporto Aereo, che con una nota diffusa in queste ore ha espresso forti perplessità non solo sui criteri di selezione, ma anche sul percorso intrapreso dall’azienda, che potrebbe mettere seriamente a rischio anche la sua tenuta economica.

ITA Airways contro la sentenza che la definisce società a “Controllo Pubblico”. Assovolo: “Selezioni del personale, svolte senza i previsti criteri sulla trasparenza, imparzialità, pubblicità e discriminazione”

ITA Airways è stato invitato ancora una volta da Assovolo ad adeguarsi ai criteri di assunzione previsti dalle norme e a concordare le modalità di chiamata del Personale Navigante ancora in forza presso ALITALIA – Società Aerea Italiana in A.S.: “Abbiamo richiesto ai Ministeri competenti, di vigilare e monitorare le modalità di chiamata e i criteri di scelta nelle assunzioni del Personale Navigante da parte di ITA S.p.A. proveniente da ALITALIA S.p.a. in A.S., anche in riferimento al rispetto del Contratto di Cessione del “Perimetro Aviation”, sottoscritto dalle due Società in data 14 ottobre 2021. Nonostante infatti, sia ripresa la campagna di assunzioni del personale navigante in ITA Airways, la notizia è solo apparentemente una buona nuova, per l’assoluta mancanza di rispetto dei criteri di selezione del personale, previsti dalla legge in tema di trasparenza, imparzialità, pubblicità e discriminazione”.

Sarebbe pronta a partire dunque, una nuova massiccia ondata di ricorsi legali, l’unico strumento utilizzato in questo momento dalla sigla a tutela dei diritti della categoria, al posto di una dichiarazione di sciopero che per spirito di responsabilità, secondo la nota,  è stata evitata per non indebolire ulteriormente una situazione contabile già abbondantemente compromessa dall’operato del management: “Si fa sempre più fatica a comprendere le motivazioni alla base delle scelte del management di ITA Airways – dichiarano – e si ha quasi l’impressione di un  comportamento reso possibile da una copertura istituzionale, mentre ci si aspettava e non è arrivato, qualche preciso segnale di discontinuità con la precedente politica, allo scopo di non svendere la compagnia a Lufthansa”.

Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 860 del 25 gennaio 2023, aveva affermato senza possibilità di smentita che ITA Airways è una società a “Controllo Pubblico”, essendo interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che la sua attività di trasporto aereo si qualifica come “servizio pubblico essenziale” da tutti i punti di vista, e cioè del mantenimento di attività sociali e/o economiche fondamentali, come operatore di rotte gravate da oneri di servizio pubblico in continuità territoriale, e il trasporto di farmaci salvavita, di organi e di radiofarmaci, essendo l’unico vettore autorizzato e certificato all’esecuzione di tale servizio in ambito nazionale.

Non bastando ciò – proseguono – ITA Airways ha avviato le operazioni di volo a seguito della cessione del “Perimetro Aviation” da parte di Alitalia SAI in A.S. avvenuto in data 14 ottobre 2021 ai sensi dell’art. 27, comma 2, lett. b bis D.lgs. 270/1999, che si applica alle società operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali” – dichiara il Segretario Generale di Assovolo Trasporto Aereo, Davide Carovana.

Paradossale dunque sostenere, come sembrerebbe abbia fatto ITA Airways, la non volontà di accondiscendere a quanto affermato dal Consiglio di Stato, negando l’evidenza di una condizione societaria che non potrebbe pertanto considerarsi privata.

Grave poi risulterebbe il condizionamento operato sulle proposte di assunzione che verrebbero poste in essere con la rinuncia al percorso legale: In tal caso parliamo del ricorso, intrapreso da molti lavoratori discriminati sull’applicazione dell’art. 2112 del Codice Civile ed in presenza del mancato accordo ex art. 47 legge 428/90. Un ennesimo atto intimidatorio ai danni dei naviganti Alitalia e delle loro famiglie, che vivono in uno stato di incertezza a causa delle azioni illegali messe in atto da ITA Airways, delle quali la società dovrà presto assumersi la piena responsabilità” – concludono.