Maxi operazione antidroga a Ostia: tra gli arrestati un condannato per l’operazione “Nuova alba”

Blitz antidroga a Ostia: in manette uomo legato ai clan e condannato a 11 anni nell'operazione "Nuova Alba", e padre e figlio italiani che gestivano un fortino laboratorio del crack 

Ostia: dalle prime ore di questa mattina una Maxi operazione interforze antidroga ha coinvolto oltre cento agenti tra gli operanti del X Distretto Lido, della Sezione sicurezza della Questura, del Reparto Prevenzione Crimine, dei Cinofili antidroga della Polizia di Stato, e della Guardia di Finanza.

Il blitz scattato prima nella zona di Nuova Ostia si è esteso al Pontile di piazzale dei Ravennati, piazza Anco Marzio e Lungomare Vespucci, portando all’arresto di cinque persone, uno degli indagati per l’operazione “Nuova alba” condannato a 11 anni, padre e figlio gestori di un laboratorio di crack, oltre ad un pusher scoperto sul Pontile dal cane della cinofila con le dosi di stupefacenti in tasca e pronte da vendere. Fermato infine un uomo con precedenti giudiziari per reati contro il patrimonio ed occupazione di immobili, che doveva ancora scontare la sua pena.

Blitz antidroga a Ostia: in manette uomo legato ai clan e condannato a 11 anni nell’operazione “Nuova Alba”, e padre e figlio italiani che gestivano un fortino laboratorio del crack

E’ partita soprattutto come un’operazione antidroga mirata nella zona di Nuova Ostia, per poi diventare un massiccio controllo allargato su tutte le zone più frequentate dai pusher, passate al setaccio con l’ausilio di un’unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, per intercettare il movimento di spaccio a piedi o in macchina per le consegne a “domicilio”.

Un vaso di pandora scoperchiato, che in poche ore ha portato all’arresto di due cittadini italiani padre e figlio, che avevano realizzato in casa un laboratorio per la preparazione del Crack usato anche come centrale di spaccio, ma protetto come un fortino da grate e telecamere, che consentivano il controllo totale dell’esterno dall’arrivo delle forze dell’ordine.

L’irruzione improvvisa dei poliziotti in borghese ha però stanato la coppia, arrestata per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dopo una violenta colluttazione con gli agenti rimasti feriti, a cui i due pusher avevano aizzato contro anche un cane Pitbull. Sequestrate oltre 100 dosi di crack pronte per essere vendute.

E’ stato invece il fiuto del cane antidroga “Faro” a consentire ai poliziotti di arrestare sul pontile di Ostia un giovane pusher che deteneva in tasca diverse decine di grammi di hashish confezionato e anch’esso pronto per essere smerciato, e occultato anche all’interno di una cantina trasformata in magazzino dello stupefacente.

Ma l’operazione di stamattina ha messo a segno anche l’arresto di un uomo, ritenuto sodale di un clan malavitoso, e condannato nell’ambito dell’operazione “Nuova alba” che ha portato a 51 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di sostanza stupefacente, armi, usura ed estorsione. Il condannato tratto in arresto oggi deve risultato dover espiare ancora una pena definitiva di 11 anni.

Nell’ambito dell’attività di controllo l’ultimo arresto effettuato dagli operanti dell’Ufficio Misure di Prevenzione del X Distretto, è stato eseguito nei confronti di un’altra persona su cui gravano reati contro il patrimonio ed occupazione di immobili con un pena ancora da scontare.

Da segnalare la sospensione della licenza di una sala scommesse in cui il titolare aveva posizionato diverse video-lottery prive di autorizzazione, così come illegale sarebbe stata la somministrazione di bevande alcoliche, trovata priva di permessi comunali. Nel locale già attenzionato, un dipendente era stato anche tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente nascosta all’interno di una cassetta di sicurezza, con tanto di bilancino di precisione e un’agenda con cifre e nomi riconducibili alle attività di spaccio. Un’attività protetta da un’accetta e una pistola a gas.

Tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, nell’attuale fase del procedimento di indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza.