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Roma, ritrovata dai carabinieri una pregiata croce astile rubata da una Basilica e messa all’asta

La preziosissima croce è stata ritrovata per essere riconsegnata alla Basilica romana alla quale apparteniene

Roma: oggi, lunedì 13 marzo, presso la Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio a Roma, sarà restituita al Parroco, il Reverendo Monsignor Renzo Giuliano, dal Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Genova, Maggiore Caprio Alessandro, una pregiata croce astile in lamina di ottone sbalzato e argentato realizzato su di un’anima lignea con Sacra Reliquia della Croce di Gesù Cristo, trafugata in epoca antecedente all’anno 2005 dalla stessa basilica capitolina.

La preziosissima croce è stata ritrovata per essere riconsegnata alla Basilica romana alla quale apparteniene

Presente alla cerimonia di restituzione ci sarà anche il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.

L’indagine dei carabinieri, coordinati in un primo momento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova e successivamente dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, è iniziata nel maggio dell’anno scorso, quando l’Ufficio Esportazione oggetti e antichità d’arte della Soprintendenza Ligure ha coinvolto il reparto speciale dell’Arma dei carabinieri per la verifica del prezioso manufatto.

Di grande importanza per la risoluzione delle indagini è stata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, ovvero la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di files relativi a beni da ritrovare.

All’interno di questo immenso database veniva individuata la croce in questione, risultata rubata,  dando il via all’attività investigativa, con l’obiettivo di ritracciarla e stabilire le esatte responsabilità.

Alla fine il reperto, di inestimabile valore, è stato ritrovato, e si è scoperto che era stato già presentato per venire esportato dopo essere stato venduto ad un’asta cittadina.

Veniva quindi identificato un imprenditore milanese che era l’intestatario del mandato di vendita.

Dopo aver formato una dettagliata serie di prove, è stato deciso il dissequestro dell’opera dall’autorità giudiziaria milanese e la conseguente restituzione della croce alla Basilica romana di provenienza, dove sarà di nuovo esposta al centro del globo dove era inserita, per tornare al suo posto.

Parlando di reperti archeologici di inestimabile valore, inoltre, proprio sabato scorso, 11 marzo, vi abbiamo raccontato in un altro nostro articolo del manufatto che ritrae il profilo fiero, l’elmo e la lancia di una persona, ritrovato tramite gli scavi della metro C di Roma, presso la stazione di Porta Metronia.

Quest’opera tornata alla luce potrebbe essere forse un raffinatissimo oggetto risalente all’epoca dell’antica Roma, una personificazione della Città Eterna, unico nel suo genere e risalente al quarto secolo dopo cristo.

Per approfondire quest’ultimo ritrovamento, clicca sul link contenuto nella parola chiave colorata in arancione, che si trova poco sopra.

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