Il profilo fiero, l’elmo, la lancia. Dagli scavi della metro C di Roma, alla stazione di Porta Metronia, torna alla luce forse un raffinatissimo reperto dell’antica Roma, una personificazione della Città Eterna, unico nel suo genere e risalente al quarto secolo dopo Cristo.
Un reperto romano unico al mondo. Sarà allestito alla stazione museo di Porta Metronia
Gli archeologi, infatti, considerano il tema iconografico come noto, ma è il primo e unico caso finora recuperato su un vetro dorato.
“Già un vetro dorato è un reperto molto raro – spiegano alla Soprintendenza speciale di Roma – Ma un vetro dorato con la personificazione della città di Roma non è mai stato trovato. Potrebbe essere la base di un bicchiere di straordinaria fattezza“.
Il reperto non appartiene alla caserma già trovata negli scavi. La struttura militare, infatti, venne abbandonata alla metà del III secolo, e in seguito ‘rasata’, i muri tagliati, le macerie buttate all’interno e tutto ricoperto di terra.
Il vetro dorato è emerso proprio da questi strati di interro, ma è posteriore: “Da questo primo studio – aggiunge la funzionaria archeologa della Soprintendenza speciale di Roma Simona Morretta – ci sembra un manufatto degli inizi del IV secolo“. Ora sarà destinato a una nuova vita, “lo si renderà di fruizione pubblica: avrà una teca dedicata nella stazione-museo della metro di Porta Metronia“.
La statua di Ercole
A gennaio Roma aveva restituito un altro tesoro del suo glorioso passato: una statua di Ercole in marmo e a grandezza naturale. Il rinvenimento è stato reso noto dal Parco Archeologico dell’Appia Antica sul cui territorio è in corso da mesi un intervento di ristrutturazione di un condotto fognario (leggi qui).
La statua è stata trovata a venti metri di profondità nell’area di Parco Scott: un rinvenimento inaspettato dopo settimane di movimentazioni di terra. Una sorpresa innanzitutto per Federica Acierno, la giovane archeologa assegnata al cantiere.
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