Reddito di cittadinanza, nei guai 130 furbetti. La mente un romeno impiegato in un Caf

L'impiegato del Caf compilava documenti con dati falsi o alterati: ad essere favoriti per lo più romeni, come lui

Nel suo ufficio del Caf, al Villaggio Prenestino, compilava false autocertificazioni per far concedere a pioggia il Reddito di cittadinanza anche a chi non ne aveva diritto. Sono oltre cento gli indagati finiti nel mirino della procura, oltre all’impiegato infedele.

L’impiegato del Caf compilava documenti con dati falsi o alterati: ad essere favoriti per lo più romeni, come lui

Nel fascicolo del sostituto procuratore Carlo Villani si contano 130 indagati con le accuse di falso e indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, la legge che punisce con la reclusione da 2 a 6 anni “chiunque renda o utilizzi dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere» e chi «ometta informazioni dovute”. Mentre chi “omette di comunicare le variazioni del reddito o del patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio” è punito con la reclusione da uno a 3 anni.

I furbetti del reddito sarebbero stati favoriti dall’impiegato – non è chiaro se in cambio di regalie o meno – dal 2019, anno di introduzione del reddito di cittadinanza, fino al 2021. A far emergere il caso la Guardia di finanza a cui erano state segnalate, a più ripresem discrepanze persino sulle generalità di un nutrito gruppetto di destinatari del Reddito di cittadinanza, per lo più romeni, come l’impiegato infedele.

Sia in casa che in ufficio i finanzieri hanno poi trovato dei documenti precompilati, pronti per essere consegnati ai vari clienti, nelle quali veniva dichiarato il falso sulle loro disponibilità economiche, sul numero dei componenti della famiglia, sui contratti lavorativi e anche sulle pendenze e sui precedenti penali.

Intanto il governo ha deciso di accantonare il reddito di cittadinanza. Al suo posto la MIA, la misura di inclusione attiva. Il nuovo decreto dovrebbe essere presentato a giorni. (leggi qui). La MIA andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza per andare in sostegno dei cosiddetti “occupabili“, ovvero le persone individuate dallo Stato come disoccupati ed idonei a lavorare.

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