Fregene, nell’Oasi WWF di Macchiagrande spunta un piccolo e raro esemplare di daino bianco: l’esperto (VIDEO)

Fregene, nella popolazione dei daini dell'Oasi WWF di Macchiagrande è nato un esemplare albino. L'esperto: "La sua presenza può sicuramente richiamare interesse ma anche episodi di bracconaggio. Attenzione"

Una sorpresa sotto il cavolo nell’Oasi WWF di Macchiagrande, all’angolo tra viale Castellammare e via della Veneziana a Fregene. Tra i piccoli nati delle nuove cucciolate che vivono nella riserva, c’è anche un bellissimo esemplare di daino bianco, una rarissima espressione della natura che ancora una volta incanta e stupisce.

Fregene, nella popolazione dei daini dell’Oasi WWF di Macchiagrande è nato un esemplare albino. L’esperto: “La sua presenza può sicuramente richiamare interesse ma anche episodi di bracconaggio. Attenzione”

Le pagine social di Fregene e dintorni si stanno “affollando” in queste ore dello stupore e dell’entusiasmo di centinaia di commenti benevoli tutti dedicati all’ultima “star” dell’Oasi WWF di Macchiagrande, e cioè un meraviglioso cucciolo di daino albino nato con le ultime cucciolate, che girovaga per la riserva apparendo di tanto in tanto all’ingresso per la gioia di tanti curiosi.

Al fiume di domande sul manto di questa creatura, che sarebbe già apparsa con queste caratteristiche nell’Oasi, arriva in aiuto immancabile, la spiegazione di Riccardo Di Giuseppe, il Naturalista tra i più grandi conoscitori di questa comunità di animali selvatici a Macchiagrande, con diversi studi tra cui un censimento e uno studio degli esemplari albini. Preziosi contributi per analizzare e comprendere ii comportamento e l’adattamento di questa comunità di animali presente nel territorio, con la quale i cittadini convivono, talvolta non senza difficoltà.

“Il Dama dama Linnaeus – sottolinea Di Giuseppe nello studio dedicato al daino bianco (leucistico) rilevato nell’Oasi di Macchiagrande – ha grandi variazioni nel colore del mantello, con quattro varianti principali, “comune”, “menil”, melanico e appunto leucistico, varietà cromatica genuina, non albina. La maggior parte le mandrie selvatiche sono costituite dalla comune variazione del mantello, ma non è raro vedere animali con una variante di colore “menil” (che è uno dei colori principali), la rara variante di colore “melanica” e l’ancor più rara variante bianca, la più rara di tutti”.

Il Dama dama come riferisce Di Giuseppe, è forse il cervide la cui attuale distribuzione è stata maggiormente influenzata e alterata dall’uomo, ed in Italia, le popolazioni di daini attualmente presenti nelle due Tenute Presidenziale, Castelporziano (Roma) e San Rossore (Pisa), possono essere considerate il ceppo di daino più antico che ancora sopravvive all’interno nella nostra penisola, perché la maggior parte delle popolazioni di daini si è dispersa:

Per quanto riguarda questa popolazione di daini, il fenomeno del leucismo che è un disturbo congenito che indica bassi livelli di diversità genetica, e si verifica principalmente in piccole popolazioni dove esiste un certo grado di consanguineità, è raro ma alquanto rilevabile, proprio perché questa popolazione di Daini è un numero contenuto di esemplari. La presenza di questo animale bianco nell’oasi può sicuramente suscitare interesse, soprattutto per i numerosi fotografi naturalisti che frequentano la zona, tuttavia bisogna fare attenzione perché potrebbe anche condurre ad episodi di accesso incontrollato all’Oasi o addirittura al bracconaggio” – conclude Di Giuseppe.

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