Detenuta muore a Rebibbia, era stata visitata poco prima

La detenuta con problemi di tossicodipendenza e positiva al Covid non era stata trasferita dopo un malore

CARCERE-REBIBBIA-ROMA-NUOVO-PADIGLIONE-2024-
Immagine di repertorio.

Una detenuta di 47 anni, italiana, è stata trovata morta nella mattinata di oggi, 7 marzo, in una cella del reparto femminile di Rebibbia a Roma. A renderlo noto il garante per i detenuti di Roma, Gabriella Stramaccioni.

La detenuta con problemi di tossicodipendenza e positiva al Covid non era stata trasferita dopo un malore

In base a quanto riferisce la donna si trovava in carcere da tre giorni in isolamento sanitario in base alle norme sul Covid.

La detenuta, con gravi problemi di tossicodipendenza, aveva accusato un malore nel pomeriggio di ieri, lunedì 6 marzo. “Intorno alle 23.30 – ha riferito la garante Stramaccioni – è stata visitata in carcere dal medico ma è poi rimasta in cella, sempre in isolamento“.

Questa mattina la detenuta è stata trovata nel letto priva di vita. “Questo grave episodio conferma che soggetti con patologie di questo tipo non possono essere ‘assorbite’ e curate dal carcere“, ha denunciato la garante per i detenuti.

Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia. Spetterà all’autorità giudiziaria anche accertare il motivo del mancato trasferimento in un ospedale.

Piaga suicidi

C’è anche un’altra piaga negli istituti carcerari romani: i suicidi. A dicembre uno degli ultimi, proprio a Rebibbia.  Un detenuto di 30 anni è stato trovato impiccato nella sua cella, nonostante il suo fine fosse ormai prossimo.

L’uomo si trovava rinchiuso nella sezione  ‘G9’, una sezione protetta: gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno trovato impiccato alle lenzuola del suo letto.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.