Roma, svolta nel caso della morte del Pr Francesco Vitale: arrestato 37enne

Arriva il primo arresto per un sospettato nella vicenda della morte del Pr barese volato giù da un palazzo della Magliana

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Foto non collegata ai fatti

Roma: arriva nel pomeriggio di oggi, giovedì 2 marzo la prima grande svolta nel caso della misteriosa morte del Pr pugliese Francesco “Ciccio” Vitale: un 37enne è stato arrestato perché sospettato di averlo sequestrato a scopo d’estorsione.

Arriva il primo arresto per un sospettato nella vicenda della morte del Pr barese volato giù da un palazzo della Magliana

Adesso si approfondirà la posizione dell’uomo arrestato, gravemente sospettato nella vicenda nella quale ha perso la vita il 40enne Pr originario di Bari, volato da un palazzo popolare al quartiere Magliana, in via Pescaglia, lo scorso 22 febbraio.

I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno infatti ammanettato un cittadino italiano di 37 anni, eseguendo il decreto di fermo disposto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Roma, con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione e l’aggravante del decesso della vittima.

Le indagini dei militari hanno permesso nella fattispecie di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo riguardo al sequestro di persona che sarebbe avvenuto per dissidi probabilmente di natura economica, un debito da circa mezzo milione di euro, si ipotizza contratto per gioco o per un debito di droga, tutte le ipotesi al riguardo restano ancora aperte.

La persona tratta in arresto non sarebbe il  proprietario dell’appartamento situato al quinto piano dal quale è morto Vitale, a seguito di un volo mortale nel vuoto di quasi 20 metri.

Nelle prossime ore si cercherà di capire se Vitale sia volato giù perchè cercava di scappare dal suo aguzzino o per quale motivo e se ci fossero altre persone con lui in quel momento.

Della vicenda si stanno occupando i Pubblici Ministeri dell’antimafia di piazzale Clodio, segno che la morte di Vitale si sarebbe consumata nell’ambito di una vicenda legata alla criminalità organizzata.

Si sospetta che Vitale avesse raggiunto Roma proprio per saldare questo debito, dopo una convocazione d’urgenza da parte di chi voleva riscuoterlo e nell’appartamento in questione sono state trovate tracce di sangue che il proprietario aveva tentato di nascondere, finendo di conseguenza nel registro degli indagati.

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