Foto di archivio
Si indaga per risalire all'identità del senzatetto trovato privo di vita tra i cassonetti, senza documenti nè messaggi che possano far pensare al suicidio
Roma: come spesso è accaduto nei mesi scorsi, la piaga dei clochard trovati morti in strada non accenna a placarsi ed un nuovo caso di senzatetto privo di vita scuote la Capitale.
Il corpo del senza fissa dimora è stato avvistato da altri tre clochard che hanno lanciato l’allarme nella mattinata odierna, giovedì 2 marzo, privo di vita in mezzo ai cassonetti di via Ottaviano, a Prati.
Il personale medico dell’Ares 118 è arrivato sul posto ma nulla ha potuto fare, dato che il senzatetto era già deceduto, e lo ha prelevato per metterlo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Dai primi risvolti delle forze dell’ordine giunti sul posto nulla si sa per ora sulla sua età o identità, dato che l’uomo era privo di documenti e non ha lasciato nessun messaggio personale che possa far pensare al suicidio.
In queste ore si sta cercando di capire se sulla salma ci siano ferite compatibili con un’aggressione, anche perchè vicino al punto dove è stato ritrovato, a due passi dalla panchina dove dormiva e vicino ai secchioni ci sono tracce di sangue, dunque la pista della violenza è aperta così come tutte le altre e l’autopsia in questo senso sarà senza dubbio chiarificatrice.
Ovviamente gli inquirenti hanno interrogato anche altri senzatetto presenti nel quartiere, ma nessuno afferma di averlo mai visto prima da quelle parti, e quindi in assenza di testimoni oculari, si cercherà in caso di risalire all’età e all’identità grazie alle analisi ossee e controllando eventuali filmati delle telecamere di videosorveglianza per capire quando e come sia arrivato in Prati la vittima.
Scoprendo quali siano stati i suoi ultimi movimenti prima di morire, emergeranno altri dettagli decisivi, ad esempio se eventualmente sia stato avvicinato da altre persone che gli abbiano fatto del male e cosa gli sia realmente successo.
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