Rocca di Papa, 80mila euro l’anno di canone dai disabili senza averne titolo: struttura chiusa

La struttura incassava il canone d'affitto per ospitare in una struttura di 'cohousing' anziani affetti da disabilità senza avere le autorizzazioni previste

Rocca di Papa: la polizia locale ha chiuso una struttura che riceveva dagli anziani disabili ospitati all’interno un cospicuo canone annuo senza però possedere le necessarie autorizzazioni previste dalla legge per svolgere l’attività in questione,camuffata ufficialmente come “cohousing”.

La struttura incassava il canone d’affitto per ospitare in una struttura di ‘cohousing’ anziani affetti da disabilità senza avere le autorizzazioni previste

Il giro d’affari illegale è stato scoperto e smascherato dai caschi bianchi di Rocca di Papa, in una operazione diretta dal comandante Sergio Ierace.

Le indagini hanno avuto inizio lo scorso 26 gennaio, quando la polizia municipale, insieme ai dipendenti del comune dei Castelli, ha scoperto che l’attività reale svolta all’interno non era quella di cohousing, ossia la semplice convivenza nella stessa struttura degli anziani, ma era in atto da tempo un’attività assistenziale sanitaria vera e propria, portata avanti senza avere le prescritte autorizzazioni.

In base agli accertamenti svolti si è scoperto che i 5 anziani versavano mensilmente la somma di 6.650 euro per un importo complessivo di  79.800 euro annui, mentre l’importo che veniva pagato dalla cooperativa al locatario era di appena 800 euro mensili, ovvero 9600 euro all’anno, con un’evidente e illegale margine di guadagno.

L’evidente sproporzione tra i due importi ha fatto scattare l’allarme, con gli agenti della polizia locale che presumevano la presenza di servizi retribuiti agli ospiti della struttura, con l’assenza, però, delle autorizzazioni per erogare il servizio.

Da ciascuno dei certificati Inps degli ospiti e dai rilievi della Asl, relativamente alle disabilità che affliggevano gli anziani, si era capito che questi avevano gravi insufficienze mentali, che obbligavano a fornire loro un’accurata assistenza, cosa che invece nell’attività ufficialmente dichiarata, quella del “cohousing”, non è prevista.

Con l’approfondimento delle indagini, quest’oggi, 2 marzo , la locale di Rocca di Papa ha quindi chiuso la struttura di cui sopra, per tutelare la sicurezza degli ospiti stessi, disponendo il trasferimento degli anziani disabili in una struttura idonea che avesse i titoli per fornire le prestazioni sanitarie necessarie, entro i prossimi 30 giorni.

Come sanzione accessoria è stata comminata alla struttura chiusa una multa di 8mila euro.

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