Due pitbull marroni scappano dalla casa del loro padrone e sbranano un altro cagnolino, un beagle di nome Teo e ne riducono in fin di vita un secondo. E’ successo a Focene. Immediata la rivolta social: “Patentino obbligatorio”.
Le aggressioni dei pitbull in fuga a Focene. La reazione: “Patentino obbligatorio”. Che dice la legge al riguardo
A capeggiare la proposta soprattutto esperti animalisti: “E’ necessario far rispettare la normativa del patentino obbligatorio per chi è proprietario di molossoidi“. Si tratta di razze che hanno un cranio arrotondato, le orecchie abbassate, una mascella corta e soprattutto un corpo forte e potente.
“I pitbull non sono sempre animali pericolosi, tant’è che vengono utilizzati anche per il soccorso alle persone. Ma se mal allevati possono diventarlo. Ecco perché in Italia esiste già una legge che vieta a chi ha determinati precedenti penali – contro la persona e il patriminio in particolare – di detenere animali come i pitbull“, spiega Salvatore Lupoli coordinatore capo del nucleo operativo Guardie Zoofile Le Aquile di Anzio.
L’uomo proprietario dei 2 pitbull è stato visto girare più e più volte a bordo della sua macchina dopo l’accaduto e adesso molti cittadini che sostengono di aver visto l’intera straziante scena dell’assalto mortale al piccolo beagle Teo, annunciano nei prossimi giorni di presentare esposti in merito alle forze dell’ordine.
I pitbull e la legge (non rispettata)
A imporre la registrazione dei cani a più rischio morsi in un apposto registro speciale è la legge 33 del 6 ottobre 2003 (leggi qui). Si tratta di un registro affidato alle aziende sanitarie locali.
Le razze interessate: pitbull, staffordshire terrier, staffordshire bull terrier, bullmastiff, dogo argentino, dogue de Bordeaux, fila brasileiro, cane corso e loro incroci.
Al registro – secondo le legge – devono essere iscritti anche i cani che abbiano morso o commesso aggressioni nei confronti di persone tali da provocare lesioni e tali da richiedere intervento sanitario, medico o chirurgico.
La normativa prevede anche corsi e il rilascio di un patentino per i proprietari dei cani appartenenti alle razze elencate. Corsi che dovrebbero essere organizzati dalle Asl ma che di fatto sono rari e non pubblicizzati
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