Chissà se a spingerlo è stata più la pigrizia oppure la confidenza verso u suoi amici umani. Fatto è che un giovane capodoglio stamattina ha seguito per diverse centinaia di metri un peschereccio mentre lavorava con le sue reti a strascico al largo della costa, tra Ostia e Fiumicino.
Magico incontro davanti alla costa tra l’equipaggio di un peschereccio e un capodoglio che per banchettare si è messo sulla scia delle reti a strascico
E’ stato un incontro pieno di fascino quello avvenuto stamattina, giovedì 23 febbraio, tra l’equipaggio del peschereccio “Nonno Ciro” della flottiglia di Fiumicino e un giovane capodoglio. Mancava una manciata di minuti alle 9,00 e a quell’ora il peschereccio era a un paio di miglia dalla costa, al largo tra Ostia e Fiumicino. Tra lo stupore di persone che pure vivono il proprio mestiere in mare, tra giornate faticose e spettacoli incantevoli della natura, si è vista ribollire l’acqua a un centinaio di metri, lungo la scia del peschereccio e di fianco alle reti a strascico che in quel momento stavano arando i fondali.
I pescatori hanno subito capito che sotto il pelo dell’acqua si stava muovendo un grosso animale, sospettando una balenottera, e per questo hanno impugnato il telefono cellulare per immortalare quel momento. L’intuizione si è rivelata giusta dopo pochi secondi, quando il mare in calma piatta si è aperto per far emergere la sagoma di un cetaceo, probabilmente un giovane capodoglio. Questo si differenzia dalla balena per la presenza di una pinna triangolare sul dorso.
Il furbetto era stato attirato dal movimento delle reti che avevano intrappolato il pesce e, evidentemente, era convinto di potersi permettere un ricco pasto a sbafo. Così, dopo essere emerso per prendere aria, ha proseguito la sua “caccia” in immersione, mettendosi sulla coda del peschereccio per qualche centinaio di metri.
Dopo pochi minuti, nei quali i pescatori hanno proseguito nell’avvistare la grossa sagoma nera sotto l’acqua, il cetaceo è svanito nel nulla così com’era apparso.