Caso Omerovic, il poliziotto resta ai domiciliari: “spregiudicato”

Nessun alleggerimento della misura per il poliziotto arrestato per tortura

Nessun cambiamento della misura cautelare: dovrà restare ai domiciliari Andrea P., il poliziotto finito ai domiciliari a dicembre con l’accusa di aver torturato Hasib Omerovic tanto da spingere il 36enne a lanciarsi dalla finestra della sua casa a Primavalle il 25 luglio del 2022.

Nessun alleggerimento della misura per il poliziotto arrestato per tortura

Un poliziotto spregiudicato, privo di autocontrollo e incurante della divisa indossata”: è con queste motivazioni che i giudici del Tribunale del Riesame  hanno respinto il ricorso del difensore dell’agente di modifica della misura cautelare.

I giudici precisano: “Connotano in maniera negativa la personalità di Pellegrini, incensurato, i procedimenti disciplinari nonché le dichiarazioni del collega (e coindagato per il reato di falso) Fabrizio F. secondo cui, nei servizi in pattuglia, il poliziotto non avrebbe utilizzato “metodi ortodossi”, al punto di essersi vantato di aver picchiato un pedofilo”.

Per i giudici è il modo “concepire il ruolo di poliziotto”. Per poi arrivare alla conclusione: “Ha dimostrato di non possedere autocontrollo”, facendo riferimento all’aggressione di Omerovic: “Le condotte sono state del tutto gratuite perché Omerovic non si è opposto all’intervento, realizzato con modalità che ne hanno moltiplicato la valenza intimidatoria”. Anzi l’agente “si sarebbe approfittato” della fragilità di  Omerovic sordomuto.

Oltre al poliziotto accusato di tortura altri 5 indagati

Intanto sono saliti a sei gli agenti indagati per la vicenda. Ci sono due nuovi poliziotti indagati nell’inchiesta aperta a piazzale Clodio su quanto accaduto ad Hasib Omerovic.

Oltre ai quattro agenti del commissariato di Primavalle che erano entrati nell’abitazione per un controllo non autorizzati (di cui uno è ora ai domiciliari per aver torturato la vittima prima della caduta dalla finestra), sono indagati altri due poliziotti dello stesso distretto. (leggi qui)

Sono accusati di depistaggio, perché “in concorso con altri appartenenti alla Polizia di Stato – riporta l’imputazione -, al fine di sviare le indagini in merito alle cause per le quali Omerovic precipitava nel vuoto dalla finestra della sua stanza da letto, modificavano artificiosamente lo stato dei luoghi dell’appartamento sito in via Gerolamo Aleandro, prima del sopralluogo” eseguito dalla polizia scientifica.

Ai due nuovi indagati viene contestato anche di “aver affermato il falso in sede di sommarie informazioni testimoniali rese al pubblico ministero, in merito alla continuativa presenza presso lo stabile di via Gerolamo Aleandro di personale del XIV distretto di Primavalle in attesa dell’intervento della polizia scientifica, nonché in relazione alle condizioni dell’appartamento dove abitavano gli Omerovic”.

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