Acilia, al Parco della Madonnetta il ricordo di Riccardo Pica morto per fuggire alla minaccia di un senza tetto ora a processo. La madre: "Lì dentro è pericoloso ed è ancora così"
Il prossimo 26 febbraio, saranno passati due anni da quel pomeriggio maledetto in cui l’allora 16enne Riccardo Pica è morto mentre era rincorso da un clochard con un’accetta in mano, che dimorava nei locali abbandonati del Parco della Madonnetta. La paura di essere raggiunto da quell’uomo armato, è stata l’aggravante che ha messo a dura prova il suo cuore e lo ha strappato alla vita.
A marzo dello scorso anno Barbalata Gheorge, il senzatetto 54enne accusato di “minaccia aggravata, porto abusivo di armi e omicidio come conseguenza di altro delitto”, è stato rinviato a giudizio con un processo che inizierà a settembre di quest’anno, mentre il Parco versa ancora in condizioni di degrado. Domenica prossima 26 febbraio 2023, i cittadini si stringeranno ancora una volta ai familiari proprio all’interno del parco dove questo povero figlio del quartiere è morto.
La prossima domenica 26 febbraio alla ore 11,00 al Parco della Madonnetta si ripercorrerà per il secondo anno di seguito, il dolore della morte di Riccardo Pica.
In via Bruno Molajoli all’altezza del marciapiede di fronte a via Piero Sadun e via Fausto Zonaro, si rinnoverà il ricordo di quella tragedia all’interno del Parco che fu il teatro del degrado e delle sue più estreme conseguenze, con una cerimonia che prevederà la deposizione di una corona di fiori in memoria di Riccardo, da parte dei genitori Antonio e Daniela Salustri e il fratello di Riccardo, Fabio.
Il minorenne venne a mancare mentre fuggiva dalla minaccia di un senza tetto, in presenza di un testimone, con un processo ancora in atto per accertare la dinamica della tragedia e dove i genitori di Riccardo, Daniela Salustri e Antonello Pica, assistiti dagli avvocati Roberto Maiorana e Fabienne Cotza sono stati ammessi a partecipare come parti civili.
Nella nota dell’Associazione Decimo Solidale, l’invito è rivolto a tutti i residenti della comunità per manifestare la propria solidarietà alla famiglia. Ma la comunità, fin dal giorno della morte di Riccardo Pica, non ha mai smesso di farsi sentire, per una battaglia di giustizia per questo ragazzo strappato alla vita, e per tutti i residenti del quartiere, affinché qualcosa si faccia per recuperare la situazione di grave degrado dell’immensa area verde abbandonata.
Grandi assenti invece, già all’epoca dell’udienza preliminare, sono state le istituzioni che non hanno inteso partecipare al processo dinanzi la decima sezione penale del Tribunale di Roma.
A marzo dello scorso anno la manifestazione per ricordare Riccardo fu una nuova occasione per fare il punto sulla situazione al grido di “Arresta il degrado”. Un’adunanza di cittadini tra cui soprattutto amici e coetanei di Riccardo, usciti da quella giornata con più rabbia di prima: “Noi chiediamo giustizia per mio figlio – furono le parole della mamma di Riccardo Daniela Salustri -, devono smetterla di chiudere gli occhi e cominciassero a fare qualcosa (leggi qui). Qui dentro è pericoloso ed è sempre peggio”.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.