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Ariccia, carabinieri in reparto arrestano cardiologo ospedaliero

Il 60enne è un noto professionista, medico e cardiologo residente ai Castelli da anni, che avrebbe truffato il sistema sanitario nazionale

Ariccia: giornata ad altissima tensione all’ospedale dei Castelli che si è concluso con l’arresto da parte dei carabinieri del Nas di un noto medico e cardiologo 60enne residente nella zona dei Castelli, operante nella struttura sanitaria, per il reato di peculato ai danni del sistema sanitario dello Stato.

Il 60enne è un noto professionista, medico e cardiologo residente ai Castelli da anni, che avrebbe truffato il sistema sanitario nazionale

Il medico era da anni attivo professionalmente nella zona dei Castelli Romani, dove risiedeva, ed è stato disposto ai suoi danni, a seguito di una lunga indagine, il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari proprio a seguito di questa vicenda.

Il peculato, nel diritto penale italiano, è il reato previsto dall’art. 314 del codice penale, che recita in questo modo: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi”.

Un classico esempio di peculato è ad esempio quello del responsabile del servizio di tesoreria dell’ente pubblico che, maneggiando quotidianamente il denaro della pubblica amministrazione per cui lavora, si appropria di una parte dei soldi.

Il blitz dei militari è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 15 febbraio, con i carabinieri che sono entrati nel reparto cardiologia e gli hanno notificato il provvedimento, con il diretto interessato che è rimasto di sasso.

Tramite un comunicato ufficiale, nella giornata di venerdì 17 febbraio, l’Arma dei carabinieri entra nei particolari della vicenda: “L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per peculato e truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale. I militari hanno sorpreso il medico mentre intascava i soldi delle visite effettuate ‘intramoenia’ nei locali messi a disposizione dalla struttura sanitaria del N.o.c. di Ariccia”.

“Il medico cardiologo – specificano i carabinierilegato da un rapporto di esclusività con l’Asl, era stato autorizzatodalla stessa azienda sanitaria ad effettuare delle visite in regime di libera attività ‘intramuraria’ per un numero limitato di ore, ma in realtà riceveva i pazienti sia in ospedale e sia in alcuni studi medici con i quali collaborava intascando l’intera somma delle visite. Al termine delle formalità e delle perquisizioni effettuate a casa sua e negli altri studi, il medico è stato posto agli arresti domiciliari, confermati questa mattina nell’udienza di convalida.”

Ricordiamo sempore ai lettori che la posizione del soggetto raggiunto dal provvedimento degli arresti domiciliari è quella di indagato e che le prove si formano nel corso del processo.

Fino al terzo grado di giudizio un indagato non può essere considerato colpevole.

La Asl conferma la sospensione del medico

Il Primo marzo in una nota la Asl Roma 6 conferma la sospensione dalle attività del medico in questione a seguito di questa vicenda.

In una nota ufficiale precisa:In merito alla vicenda di un medico cardiologo presso l’Ospedale dei Castelli, raggiunto da misura cautelare personale, come si evince dalla comunicazione acquisita agli atti con protocollo n. 2857 del 22/02/2023 della Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Velletri, la ASL Roma 6 con Deliberazione n.253 del 24/02/2023  ha preso  atto della  sospensione del medico dall’esercizio dell’attività professionale e ha disposto l’applicazione di quanto previsto dall’art. 74, commi 1 e 7 del CCNL 19/12/2019 Area Sanità“.

La ASL Roma 6 si è riservata, inoltre, l’adozione di determinazioni aggiuntive conseguenti all’acquisizione di ulteriori notizie da parte della Autorità Giudiziaria.

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