I 100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli e il suo legame speciale con Ostia (VIDEO)

Un legame speciale avvicinava Franco Zeffirelli a Ostia: la sua prima regia e il suo direttore della fotografia

Ieri, domenica 12 febbraio, Firenze ha celebrato il centenario dalla nascita di Franco Zeffirelli, suo concittadino emerito. In realtà anche Ostia avrebbe dovuto tributare un omaggio al grande maestro del cinema e del teatro: è qui, infatti, che Zeffirelli esordì alla regia ed è qui che vive uno dei suoi più preziosi collaboratori, l’autore della fotografia Daniele Nannuzzi.

Un legame speciale avvicinava Franco Zeffirelli a Ostia: la sua prima regia e il suo direttore della fotografia

In occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Franco Zeffirelli, Firenze ha svolto cerimonie e momenti di ricordo in varie parti della città. Dal passaggio delle Frecce Tricolori, all’intitolazione del piazzale di belvedere Michelangelo al maestro a un annullo filatelico. Ostia, che per tanti anni è stata nel cuore di Zeffirelli, ha completamente ignorato questo momento. Eppure per il regista (vincitore, tra gli altri, del Premio Colosseo e del Premio Anna Magnani), il Lido ha rappresentato due tappe fondamentali per la sua carriere.

Pochi sanno che agli esordi della sua carriera nel mondo del cinema Zeffirelli frequentava spesso Ostia. “Sì, l’ho visto spesso al bar La Buca (oggi la bakery Grace n.d.r.) – racconta Silvano Gamboni, uno dei pionieri di Ostia – Ed è forse proprio per questa frequentazione che è arrivata la individuazione delle location per il suo primo film”.

Il primo film da regista

Il primo film che ha diretto Franco Zeffirelli è stato, infatti, “Camping” (1957) che ha diverse scene proprio a Ostia. Lo segnala il volume “Ostia set naturale”. Protagonisti un giovane Nino Manfredi (nei panni di Nino), un brillante Paolo Ferrari (Tao) e una splendida Marisa Allasio (Valeria), il film si svolge tra la pineta di Castelfusano e il Campeggio Internazionale. “Ecco un altro film realizzato con pochi mezzi, assai sciocco nelle intenzioni, neanche privo di volgarità, che tuttavia si lascia vedere con facile piacevolezza e riesce in parecchi punti a divertire spensieratamente il pubblico” è la critica del film pubblicata su Il Messaggero del 6 aprile 1958.

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Una scena del film Camping con Nino Manfredi (a sinistra) e Paolo Ferrari sul sidecar in via del Circuito

Lo speciale connubio location-regista è ricordato e sottolineato nella brossure pubblicitaria del Campeggio Internazionale.

La luce dei suoi occhi

Un legame speciale di Franco Zeffirelli con Ostia si è realizzato grazie a un grande artista che da 67 anni vive nella cittadina. Si tratta di Daniele Nannuzzi, autore della fotografia che ha vissuto un rapporto strettissimo di collaborazione con il maestro. Ha lavorato con il maestro dal 1977, con il Gesù di Nazareth, fino alla sua morte. Sua, ad esempio, è una delle ultime grandi realizzazioni di Zeffirelli, l’Omaggio a Roma commissionato dal Campidoglio in occasione dei Mondiali di Nuoto 2009. “Omaggio a Roma è stato l’ultimo lavoro che ho realizzato per Franco Zeffirelli – racconta Nannuzzi su artdigilandEra già molto malato e fondamentalmente impossibilitato ad uscire di casa. Mi chiamò e mi parlò di questo progetto che gli era stato proposto: girare un omaggio alla Città Eterna, vista dai suoi occhi. Franco mi disse che, naturalmente, non avrebbe potuto assistere alle riprese, e aggiunse una frase che ancora porto nel cuore: ‘Solo tu puoi realizzare al posto mio questo progetto, perché tu sei sempre stato i miei occhi’. Accettai immediatamente. Iniziammo a creare un viaggio, un itinerario da seguire partendo dall’acqua. L’acqua che arriva a Roma, il fiume, le fonti, gli acquedotti, le fontane: era tutto un itinerario visivo, per arrivare poi alla Fontana di Trevi, da dove prendeva vita il nostro racconto. Ho avuto a disposizione mezzi eccezionali per girare questo film: camera car, dolly, elicotteri. Ho cercato di riprendere questi meravigliosi monumenti romani guardandoli con gli occhi di Zeffirelli. Le uniche scene che Franco poté e volle seguire personalmente furono quelle del brano della Tosca E lucean le stelle, ambientato nelle carceri di Castel Sant’Angelo. Ricordo ancora il set ricostruito nel giardino della villa di Franco, dove abbiamo girato la scena d’amore tra Tosca, impersonata da Monica Bellucci, e Cavaradossi, a cui prestava il volto e la voce Andrea Bocelli”.

Il 15 giugno 2019 Franco se ne è andato – conclude Daniele Nannuzzi – Ha lottato come un leone contro la sua malattia, fino alla fine. Ho sofferto molto per la sua morte, mi ha lasciato un grande vuoto ma anche una grande eredità: la sua amicizia e la sua sapienza. Gli devo molto. Franco mi ha fatto scoprire il mondo del teatro, dell’arte e dello spettacolo, ed è stato per me un grande Maestro. In onore dei 100 anni di Franco Zeffirelli, su idea di Pippo Zeffirelli abbiamo creato un filmato commemorativo in collaborazione con l’Aeronautica Militare Italiana che, anch’essa, compie 100 anni”.