Secondo episodio di violenza a colpi d'arma da fuoco in pochi giorni nel X Municipio, dopo l'uccisione di Fabrizio Vallo. Indagini in corso da parte della polizia
Ancora spari per le strade del X Muncipio, dopo l’uccisione ad Ostia ponente di Fabrizio Vallo (leggi qui). In questo caso, gli aggrediti sono una coppia, moglie e marito, che questo sabato pomeriggio, 11 febbraio, poco dopo le 18.30, sono andati all’ospedale Grassi denunciando essere stati feriti a colpi d’arma da fuoco mentre si trovavano davanti al loro ristorante, su viale di Castel Porziano in zona Infernetto.
I sanitari hanno medicato i due aggrediti, che hanno riportato ferite alle gambe e ai glutei, non sono in pericolo di vita nè è stato necessario il loro ricovero, ma la sensazione di paura che si respira nel X Municipio, a Ostia e dintorni in questo momento è altissima.
Del caso si stanno occupando, con le indagini appena iniziate, gli agenti della polizia di stato del X distretto, insieme alla Scientifica, che ascoltando la coppia ha ricostruito la dinamica dell’agguato-
Un uomo a bordo di una macchina, di soprassalto, accostandosi vicino all’auto sulla quale viaggiava la coppia – con a bordo anche loro figlio – ha sparato e ha colpito entrambi di striscio, per poi fuggire.
Data la poca profondità delle lesioni, i due hanno potuto arrivare da soli al Grassi per farsi medicare e denunciare l’agguato, con i sanitari che poi si sono subito attivati chiamando la polizia.
Le indagini si stanno concentrando su diverse piste, tutte aperte e plausibili, ma dai primi riscontri emerge un particolare: potrebbe trattarsi di una ritorsione, per intimorire l’uomo, che è da poco uscito di prigione dove era stato rinchiuso per omicidio.
Tornando al caso di Fabrizio Vallo, sul quale indagano i carabinieri, in quell’epiosodio si è trattato di un’esecuzione in piena regola, verificatasi poco prima della mezzanotte, quando il 2 febbraio stava per terminare all’interno del palazzo dove Vallo abitava, al numero 29 di viale del Sommergibile.
Il killer lo ha chiamato per nome e quando la vittima si è voltata gli ha scaricato addosso un intero caricatore, almeno 10 colpi a bruciapelo da breve distanza, colpendolo al volto e all’addome ed uccidendolo sul colpo.
Per questo omicidio c’è anche un primo arresto, un pregiudicato siciliano classe 1968, proprietario dell’auto parcheggiata a Fiumicino, in via Bignami, su cui si sono soffermate subito le indagini dopo l’efferato assassinio (leggi qui).
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