Sotto sfratto tenta di far saltare una palazzina, arrestato

A dare l'allarme degli inquilini svegliati dal crepitio del fuoco e dal fumo. L'uomo sotto sfratto ora è in carcere

Non accetta lo sfratto, allora prende del liquido infiammabile e un accendino e dà fuoco all’ingresso degli appartamenti di tre vicini, a Morlupo, tentando di far saltare la palazzina. Poi appicca le fiamme anche in un garage del condominio accanto. Strage evitata per un soffio: nell’autorimessa c’era anche una bombola.

A dare l’allarme degli inquilini svegliati dal crepitio del fuoco e dal fumo. L’uomo sotto sfratto ora è in carcere

L’attentato incendiario risale alle notte tra lunedì 6 e martedì 7 febbraio in una palazzina vicina alla stazione di Morlupo, ottomila abitanti nell’area Flaminia. L’incendiario è stato arrestato poche ore dopo: a tradirlo l’odore della benzina e delle tracce che portavano fino al suo appartamento.

Fortunatamente nessuno degli inquilini è rimasto ferito o gli appartamenti danneggiati solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri che poi hanno fatto scattare per l’uomo l’arresto per incendio doloso. A finire in manette un 53enne disoccupato di origine napoletana, messo sotto sfratto da una banca.

Ai carabinieri della stazione di Castelnuovo di Porto e del comando di Bracciano è bastato seguire le tracce del liquido infiammabile per risalire al possibile incendiario, un 53enne in difficoltà economiche che proprio oggi avrebbe dovuto essere sfrattato. Ora si trova in carcere.

L’immobile è stato avvolto da un fitto fumo che saliva sino al terzo piano. Ma per fortuna le fiamme non si sono propagate all’interno dell’edificio, dove erano state piazzate anche delle taniche di benzina ed altri materiali altamente infiammabili.

Le indagini dei carabinieri hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 53enne in ordine ai gravi fatti delittuosi e i motivi sarebbero da ricondurre al fatto che l’uomo, con problemi economici, proprio in mattinata avrebbe dovuto essere sfrattato per morosità.

L’uomo ora si trova in carcere.  La procura di Tivoli sta valutando il reato di strage. Nel caso dovesse essere confermato che sia stato proprio l’arrestato a posizionare la bombola e le taniche di benzina la contestazione si potrebbe aggravare, infatti, in quella di strage, un reato che non prevede la configurabilità del tentativo.

“Strage evitata”

La prontezza dei carabinieri ha evitato una strage. C’era benzina e una bombola del gas che ha rischiato di esplodere – ha detto a Canale10 il sindaco Ettore Iacomussi –  “Fortunatamente gli inquilini degli appartamenti presi di mira si sono svegliati ed hanno avvertito subito i carabinieri che con prontezza insieme ai vigili del fuoco hanno evitato il peggio“.

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