Infernetto: la scuola Wolfgang Amadeus Mozart, istituto comprensivo che racchiude al suo interno vari gradi d’istruzione, con quasi 1500 alunni tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, ha creato programma didattico per i propri studenti, con l’obiettivo, affermato per stessa ammissione del suo preside, Giovanni Cogliandro, di “Educarli ad una bellezza sapiente, grazie a gite, sport acquatici e conoscenza del territorio”.
La scuola dell’Infernetto ha sviluppato un percorso formativo dove tra sport, arte, viaggi e conoscenza del territorio si formano gli alunni a tutto tondo
Il preside Cogliandro, intervistato da canaledieci.it, ci racconta nel dettaglio come è strutturato il “menù” riservato ai suoi studenti, tra teatro, mostre, fattorie didattiche e, finalmente, dopo le restrizioni imposte dal Covid, anche le gite scolastiche, seppur limitate ad un solo giorno.
Per i più grandi, nella fascia delle scuole medie, tra gli 11 ed i 14 anni, formazione anche attraverso la pratica degli sport acquatici, tra i quali nuoto, canoa e vela, praticati in strutture del territorio ma anche fuori regione, la fanno da padrone.
Non solo libri, zaini e lavagna per tutti loro, dunque, con l’anno appena iniziato che si annuncia carico di iniziative e in costante evoluzione.
La scuola si trova all’infernetto, con la sede centrale in viale di Castel Porziano 516, in posizione strategica tra Roma ed il suo mare, Ostia, nei pressi della tenuta del Presidente, dove alcune classi, come ci racconta il preside “Sono già state in visita, raccogliendo un invito da parte delle istituzioni del quale siamo stati più che fieri”.
“In questi primi mesi dell’anno scolastico – rammenta il dirigente scolastico – da settembre ad oggi, ad esempio, sono stati creati diversi eventi per la scuola primaria e per tutti i nostri studenti ucraini, che alla Mozart sono davvero tanti, un gemellaggio con una scuola turca, che di questi tempi dopo il recentissimo terremoto ci inorgoglisce per l’apertura alle altre nazioni che cerchiamo di insegnare ai nostri giovani”.
“In più – prosegue Cogliandro – particolare attenzione all’insegnamento della filosofia, del quale io sono fautore ed amante, in tutte le classi, oltre a visite a mostre prestigiose, come quella di Van Gogh, ai Giardini di Ninfa e ad alcune fattorie didattiche, mentre per i ragazzi già più grandi, dalla quinta, ci siamo attivati per fargli vedere il ghetto ebraico, il Colosseo e i Fori Imperiali e tutti i principali monumenti, sinagoga compresa”.
“Abbiamo ripreso anche i campi scuola – spiega – tra i quali mi resta sempre nel cuore il viaggio di alcune classi a Pompei e in Campania, facendo sì che tra la pratica dello sport e il viaggiare conoscano il territorio circostante e anche le bellezze al di fuori della regione Lazio, imparando a riconoscere sapientemente il bello, l’arte, la cultura fin dalla più tenera età”.
Dunque, equamente divise, viaggio, scienza, sport e arte, contribuiscono a formare tutte le fasce d’età tra attività curriculari ed extracurriculari: “Mi rendo conto che non siamo gli unici, ma a questo punto vado orgoglioso dell’offerta formativa che abbiamo sviluppato e anche del nostro avvicinare i ragazzi alle forze dell’ordine, con una stretta collaborazione e partecipazione agli eventi della Guardia di Finanza, presenza ai concerti più belli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e anche qualche passaggio alla sede UE di Piazza Venezia alla sede di ‘Esperienza Europa David Sassoli’, per iniziare ad avvicinarli a come vivono le giornate gli europarlamentari”.
Dunque, una fioritura di idee che si concretizza ed espande in tante direzioni, con l’unico obiettivo di arricchire il bagaglio personale e culturale di ogni classe, a seconda della loro età, con, evidenzia il preside, “Anche una forte lotta al bullismo ed alcuni nostri studenti che tramite il progetto ‘Erasmus +’ li porterà a fare interscambio in Spagna, mentre alcuni sono già stati in Turchia, una vera mano santa, questa libertà, dopo i mesi duri delle chiusure da pandemia”.
Dunque, un occhio a curare l’istruzione e un altro a sviluppare interiorità, apertura verso il prossimo e a tutto ciò che è bello, che sia nel proprio quartiere, nella propria città o oltre confine, per uno sviluppo della persona a tutto tondo.
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