Vedendo che il suo cane stava venendo sbranato dal pitbull, la sua padrona si è messa in mezzo tra i due animali per salvargli la vita
Valmontone: una donna di 51 anni se l’è vista brutta per difendere il suo amato cucciolo dall’assalto di un pitbull che è spuntato all’improvviso saltando in strada, al di là della recinzione della casa dove era regolarmente detenuto dai suoi padroni: morsa alla mano destra, la donna è dovuta ricorrere alle cure ospedaliere.
Nel dettaglio, i fatti si sono svolti nella serata di ieri, giovedì 2 febbraio, mentre la signora stava portando il suo cagnolino a fare la sua classica passeggiata per le vie della città.
In un lampo, il pitbull si è lanciato contro il cane della signora, che, di stazza molto inferiore, stava avendo la peggio e rischiava di essere sbranato: a quel punto la sua padrona non ci ha pensato due volte e si è messa tra i due quadrupedi, spingendo via l’animale aggressore e riportando nello scontro alcune profonde ferite alla mano destra, frutto di alcuni morsi, e altri graffi ed escoriazioni.
Alla fine della colluttazione, il cane si è allontanato e a quanto filtra dalla ricostruzione data dalla donna, nulla si può imputare ai proprietari del pitbull in quanto la rete che delimitava il caseggiato dalla strada era a norma di legge, sufficientemente alta.
Pertanto la 51enne ha potuto solo essere soccorsa dal personale dell’Ares 118, arrivato sul posto insieme ai carabinieri della compagnia di Colleferro, stessa città in cui si trova l’ospedale dove la donna classe 1972 è stata poi medicata e dimessa con una prognosi di alcuni giorni.
In un altro caso di cronaca recente che invece ha visto un cane vittima di un trattamento tremendo, ad Ostia (leggi qui), l’animale, in fin di vita, sanguinante e in ipoglicemia e ipotermia è stato messo in salvo dall’intervento dalle guardie zoofile Norsaa Roma.
In questo caso, durante il soprallugo in una casa di Piazza Gasparri a ponente, i volontari hanno trovato il cane praticamente in fin di vita, adagiato su un letto, ansimante tra feci e urine perchè molto probabilmente era stato azzannato da uno degli altri molossi presenti nell’appartamento, di proprietà di una coppia di disoccupati cinquantenni. Per sapere di più su questa vicenda, clicca sul link arancione poco sopra.
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