Roma, la Finanza sequestra e blocca 40 siti: vendevano prodotti contraffatti

L'intervento è scaturito dal monitoraggio su scala nazionale dei siti web che vendevano merce contraffatta riportante il marchio "Made in Italy"

Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, a seguito di una indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito – con il supporto del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche – il sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale, di 40 siti web monitorati da tempo, che su internet vendevano migliaia di prodotti contraffatti.

L’intervento è scaturito dal monitoraggio su scala nazionale dei siti web che vendevano merce contraffatta riportante il marchio “Made in Italy”

Tra questi c’erano calzature, articoli sportivi, accessori, orologi, tutti delle marche più prestigiose, sia italiane che estere.

L’operazione che ne è scaturita è stata il risultato di un continuo monitoraggio della rete su scala nazionale da parte delle Fiamme Gialle, impegnata per l’occasione con il Gruppo Anticontraffazione e Sicurezza Prodotti del Nucleo Speciale Beni e Servizi, per prevenire l’accesso sul territorio italiano e l’acquisto da parte dei consumatori di prodotti non sicuri e contraffatti, che recavano tutti sull’etichetta la falsa dicitura “Made in Italy” e smantellando una fitta rete che altrimenti avrebbe ottenuto illegalmente guadagni elevatissimi.

Al contrario, erano stati due finti finanzieri che, in un episodio del quale pochi giorni fa vi abbiamo raccontato in un altro nostro articolo (leggi qui) hanno derubato in casa propria la presidentessa onoraria del Ladispoli Calcio, Sabrina Fioravanti.

Nella fattispecie, i due truffatori-ladri, si sono presentati alla porta della presidentessa affermando di dover fare dei controlli nella sua abitazione, vestiti di tutto punto con divise che sembravano originali e mostrando alla donna anche un finto mandato del Tribunale di Civitavecchia.

Poi, una volta all’interno, hanno chiesto di essere lasciati liberi di fare i loro accertamenti e, solo dopo qualche ora, quando se ne erano già andati, la Fioravanti si è accorta che le erano stati sottratti diversi oggetti in oro.

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