Arrivano delle novità in merito al Reddito di Cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni ha infatti approvato, in Ue, una raccomandazione del Consiglio sull’introduzione del reddito minimo. Nell’articolo il punto sulle ultime novità e quello che potrebbe accadere nel 2024.
Se in Italia il Governo guidato da Giorgia Meloni ha adottato misure per smantellare il reddito di cittadinanza, in Europa si schiera a favore di misure per arrivare a un “reddito minimo adeguato.“
Una raccomandazione del Consiglio Ue ha chiesto infatti a tutti gli Stati membri di adottare un reddito minimo contro la povertà e la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha accolto favorevolmente la raccomandazione.
Nel pomeriggio di lunedì 30 gennaio, la ministra ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sull’agenda dei prossimi mesi relativa ai provvedimenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, partendo dalle riforme già annunciate.
Si è parlato dunque anche del reddito di cittadinanza alla luce della raccomandazione del Consiglio Ue.
La raccomandazione è stata adottata dal Consiglio Ue ed è rivolta agli Stati membri, ai quali viene chiesto di introdurre un reddito minimo adeguato: l’obiettivo è combattere la povertà e l’esclusione sociale. L’idea alla base della raccomandazione è quella di combinare il sostegno al reddito con prestazioni minimi e altre prestazioni monetarie di accompagnamento, anche attraverso l’accesso a servizi essenziali.
La ministra Calderone ha approvato la raccomandazione Ue, ma ciò non significa necessariamente che il governo non voglia più abolire il Reddito di cittadinanza. L’approvazione potrebbe rappresentare unatto dovuto dell’esecutivo per non entrare in contrasto con l’Unione Europea.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha riformato il Reddito di Cittadinanza tramite la nuova Legge di Bilancio. La manovra stabilisce alcune modifiche. Tra le principali quella che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, il reddito di cittadinanza può essere riconosciuto per un massimo di 8 mensilità agli abili al lavoro tra i 18 e i 59 anni che non abbiano nel proprio nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età.
Le principali novità della riforma del reddito di cittadinanza previste dalla nuova Legge di Bilancio sono:
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