Scontri tra manifestanti e polizia nel cuore di Trastevere, per continuare a mostrare solidarietà al detenuto anarchico Alfredo Cospito, sottoposto in carcere al 41 bis
Roma: gli anarchici, ieri sera, sabato 28 gennaio, dopo il tentativo respinto a fine dicembre, quando avevano cercato senza successo di raggiungere in corteo via Arenula, sede del ministero della Giustizia, ma erano stati respinti dalla polizia (leggi qui) questa volta sono riusciti, con un nuovo blitz a Piazza Trilussa, a esprimere la loro rabbia a sostegno di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da mesi per protestare proprio contro il regime del carcere duro, che vieta qualsiasi socialità.
Nel dettaglio, una volta giunti nella centralissima piazza nel cuore di Trastevere, poco dopo le 20, ad attende gli anarchici c’erano le forze dell’ordine già schierate che subito hanno cercato di bloccare sul nascere il corteo non autorizzato e allora ne sono nati violenti tafferugli, con i militanti che hanno risposto forzando il cordone di polizia, provocando diversi scontri su strada.
Il bilancio ad oggi, domenica 29 gennaio, parla di un agente ferito alla testa e 41 persone identificate e denunciate dalla polizia stessa all’Autorità Giudiziaria.
Tutto è nato dalla volontà di continuare a mostrarsi solidali all’anarchico Alfredo Cospito, che è tuttora rinchiuso in Sardegna presso il carcere di Bancali in provincia di Sassari e sottoposto al durissimo regime carcerario del 41 bis.
Il detenuto è in gravi condizioni anche per il lungo sciopero della fame al quale si è autosottoposto per evidenziare l’antisocialità della sua detenzione in prigione.
Sono diverse gli eventi di protesta in tutta Italia per impedire che l’uomo venga lasciato morire.
Nella fattispecie degli eventi di Piazza Trilussa, ci sono stati lanci di bottiglie, fumogeni e oggetti contundenti da parte degli anarchici contro le forze dell’ordine e probabilmente proprio uno di questi, una bottiglia, ha colpito e ferito alla testa un poliziotto.
Subito dopo il ferimento del poliziotto le forze dell’ordine sono partite alla carica e hanno catturato e portato in questura il presunto aggressore per identificarlo, e poi ad uno ad uno anche tutti gli altri 40 ritenuti responsabili dell’agitazione.
Successivamente, il corteo è stato disperso e alcuni tra i facinorosi hanno proseguito danneggiando tutto quello che trovavano al loro passaggio lungo le vie limitrofe del quartiere e dandosi alla macchia, scappando a gambe levate, con le indagini che proseguono per individuare altri eventuali responsabili.
La conta dei danni è un bollettino di guerra vero e proprio, con cassonetti devastati, motorini e moto scagliate a terra o completamente sfasciate, fiorere spaccate, vetrine e mura coperte di scritte, tutto con la polizia alle calcagna dei manifestanti.
Circa una trentina di loro, per non farsi catturare, si sono barricati, vanamente, all’interno di un garage in via dei Panieri, prima di essere stanati.
Infine c’è più di qualche sospetto riguardo al fatto che i recenti attacchi contro le sedi diplomatiche di Barcellona e Berlino possano essere riconducibili alla stessa pista anarchica, sempre a sostegno di Cospito.
Riguardo a questi eventi, in Germania è stato infatti dato fuoco alla macchina di proprietà del primo consigliere dell’ambasciata, nel cuore di Berlino, mentre in Catalogna, a Barcellona, è stato imbrattato con tre scritte in spagnolo “Libertà per Cospito” “Amnistia Totale” e “Stato Omicida”, l’ingresso del consolato generale.
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