Roma, Ordine degli avvocati: “Urgente colmare i vuoti d’organico in Tribunale”

Attualmente l'Ordine degli Avvocati capitolino retribuisce 15 dipendenti dedicati al Tribunale, per una spesa di 450mila euro l'anno

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L’Ordine degli avvocati di Roma lancia potente l’allarme derivante dall’emergenza che si è scatenata per i numerosi vuoti d’organico in Tribunale, sottolineando la necessità di mettere in atto nuovi provvedimenti e aggiungere presto nuove risorse e personale agli uffici giudiziari che risentono del problema, manifestando come conseguenza finale una cronica lentezza nello svolgimento delle attività.

Attualmente l’Ordine degli Avvocati capitolino retribuisce 15 dipendenti dedicati al Tribunale, per una spesa di 450mila euro l’anno

Né la riforma Cartabia né altri progetti di riforma renderanno più efficiente la macchina della Giustizia senza interventi finalizzati ad una migliore organizzazione degli Uffici Giudiziari, a cominciare dall’intera copertura dell’organico dei Magistrati e del personale amministrativo”. Così si è espresso al riguardo il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il neoeletto Paolo Nesta (leggi qui), durante l’inaugurazione dell’anno Giudiziario del Distretto della Corte d’Appello di Roma.

E Nesta prosegue nella sua disamina dell’attuale situazione, spiegando: “Se è vero infatti che ‘la lentezza dei processi arreca pregiudizio non solo al nostro tessuto economico e allo sviluppo degli investimenti stranieri in Italia, ma viola anche il principio di legalità… ed è quindi  necessario procedere, ora e con urgenza, a riforme organiche’, è altrettanto vero che senza investimenti adeguati le riforme resteranno lettera morta, mancando il personale per velocizzare l’attività degli uffici“.

Ordine Avvocati presente in prima linea per tamponare l’emergenza di organico: cosa è stato fatto

Già adesso, ricorda Nesta, il supporto dato agli uffici dal Consiglio dell’Ordine è grande e fattivo: “il Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Roma svolge da anni un significativo ruolo di supporto ai vari Uffici Giudiziari romani, accollandosi il relativo onere economico, per supplire alle carenze di organico. Attualmente, l’Ordine degli Avvocati di Roma fornisce agli Uffici Giudiziari di Roma 15 unità lavorative per un costo complessivo a suo carico di circa 450.000 euro l’anno“.

Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario sono stati toccati altri temi importanti, come quello che evidenzia l’importanza di procedere decisi verso “Un incremento e una maggiore utilizzazione della tecnologia informatica, che, però, dovrà essere posta nelle condizioni di funzionare effettivamente. Si avverte la necessità, non più eludibile, di un’unica piattaforma, che sostituisca i sei canali di deposito e di consultazione oggi esistenti (civile, penale, amministrativo, tributario contabile e sportivo), oltreché della digitalizzazione del Giudice di Pace”.

Tuttavia Nesta mette in guardia dal fatto che, una volta avvenuto il miglioramento dei processi, il fatto che diventeranno veloci, saranno digitalizzati e quindi più efficaci, tutto questo non dovrà essere un pretesto che possa portare a derive giustizialiste: “Non è condivisibile né accettabile – conclude Nestache in nome di un preteso efficientismo e di una rapida definizione dei processi, sia compresso ingiustificatamente il diritto di difesa”.

“Anzi  – evidenzia il numero 1 del COA – quale componente essenziale della giurisdizione, ha il dovere di verificare la piena attuazione dei principi fondamentali della giurisdizione stessa e, tra questi, il principio della parità delle parti nel processo, ad oggi sostanzialmente inattuato o attuato solo in parte”.

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