Roma, fermati in autostrada con oltre 5 chili di droga: coppia di pusher arrestata

La coppia di pusher ha tradito troppo nervosismo durante un posto di blocco ed è stata arrestata dalle forze dell'ordine

Roma: “beccata” in autostrada sulla A24 una coppia di pusher ha tradito troppo nervosismo durante un posto di blocco della polizia di stato, ed è stata arrestata in quanto gravemente indiziata del reato di detenzione ai fini di spaccio di droga, con il sequestro di oltre cinque chili di cocaina.

La coppia di pusher ha tradito troppo nervosismo durante un posto di blocco ed è stata arrestata dalle forze dell’ordine

Tutto è avvenuto nei giorni scorsi, nel pomeriggio di giovedì 26 maggio, quando gli agenti dei Falchi della squadra mobile, durante un pattugliamento, hanno arrestato i malviventi a bordo della loro auto, un 53enne italiano ed un 30enne romeno.

Il posto di blocco è avvenuto sull’autostrada A/24 all’altezza del Km 4+800 direzione l’Aquila e subito, per via del grande nervosismo mostrato dalla coppia, gli operanti hanno capito che qualcosa non quadrava.

Il 53enne, conducente dell’auto, invitato dai poliziotti a riferire quali fossero i motivi di tutto questo stress mostrato, diceva che all’interno di una busta in plastica posta sul lato del passeggero proprio tra i piedi del 30enne vi era contenuta della sostanza stupefacente senza però specificarne la tipologia.

A seguito di tale ammissione, gli operanti procedevano ad effettuare una perquisizione del veicolo, confermando che all’interno della busta indicata vi erano 5 pacchi di cellophane trasparente  contenenti una polvere bianca, che, a seguito di successivo narcotest, risultava essere cocaina e all’interno del portafogli del passeggero venivano trovati 790 euro euro in contanti.

Terminata la perquisizione, i due uomini, senza precedenti, polizia, sono stati accompagnati agli uffici di polizia per la compilazione degli atti di rito in attesa di essere trasferiti in carcere, e subito dopo il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato gli arresti e disposto la custodia cautelare in carcere.

Ad ogni modo ricordiamo sempre che in questi casi, gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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