Roma, mazzette in cambio di certificati all’interno di un ospedale: due arresti

Due persone sono state arrestate per un giro di mazzette volto a favorire il rilascio di certificati e prestazioni sanitarie di vario tipo

I carabinieri del Nas – Nucleo Anti Sofisticazione zone di Roma – in sinergia con  quelli del comando provinciale compiuto un blitz all’alba di oggi, mercoledì 25 gennaio, per attuare un’ordinanza di applicazione della  misura cautelare in carcere decisa dal Giudice delle Indagini preliminari nei confronti di due persone, entrambe italiane.

Due persone sono state arrestate per un giro di mazzette volto a favorire il rilascio di certificati e prestazioni sanitarie di vario tipo

Si tratta di un medico ortopedico di 60 anni, che lavorava nella struttura dove si sarebbero verificati gli eventi contestati alla coppia dai militari, ed un 67enne, ex dipendente di un’altra struttura sanitaria della Capitale – un operatore sanitario – coinvolti in un giro di mazzette all’interno di un ospedale capitolino.

Tutto questo in cambio di favoritismi di vario tipo: ad esempio per permettere a chi pagava di parcheggiare gratis e passare nelle zone a traffico limitato, ottenere pareri positivi per pratiche di invalidità o inerenti ad altri vantaggi sanitari, vedi permessi al lavoro.

Contestati alle due persone dopo un lungo giro di indagini i reati di falsità e corruzione.

Adesso, mentre le indagini proseguono e verranno approfondite dai militari nelle prossime ore, si cercherà di capire quanto fosse esteso questo giro truffaldino, per verificare altri soggetti eventualmente coinvolti.

Il modo in cui tutto veniva fatto era sempre lo stesso: i due indagati ricevevano 120 euro a certificato, a prescindere da qualunque fosse, in anticipo, e poi erogavano in modo fraudolento la prestazione richesta indebitamente, senza ad esempio verificare, prima di concedere un permesso a lavoro per malattia, che la persona richiedente fosse visitata per verificare se davvero avesse una patologia in atto.

Come sempre in questi casi, giova ricordare che per quanto riguarda la posizione delle persone indagate, essendo ora nella fase delle indagini preliminari, vale la presunzione di non colpevolezza.

In un altro grosso giro di truffe e mazzette ed appalti pilotati verificatosi qualche mese fa, in un nostro articolo recente, a Guidonia vi avevamo raccontato delle complesse indagini con numerose condanne pesantissime (leggi qui).

Nella fattispecie in quel caso nel comune tiburtino c’erano state nove le condanne ed una assoluzione, a seguito della chiusura, lo scorso 25 novembre 2022, presso il palazzo di giustizia di Tivoli del processo di primo grado per la cosiddetta “mafia bianca” di Guidonia. A processo erano andati  alcuni dirigenti comunali, ex politici e piccoli imprenditori per presunte mazzette riguardanti appalti fantasma o manovrati.

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Mazzette e appaltati pilotati a Guidonia: nove condanne