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Ostia, stabilimento balneare “La Casetta”: dall’extra lusso a terra di nessuno (VIDEO)

L'area dell'ex stabilimento simbolo del jet set romano, uno tra i più in voga del litorale e tra i più belli d'Italia, è diventata una terra di nessuno

Ostia: dello sfacelo in cui da tempo versa uno degli ex paradisi balneari della cittadina lidense, lo stabilimento “La Casetta”, vi abbiamo raccontato già in passato in altri nostri articoli, ma oggi, lunedì 23 gennaio, arrivano da questo video le conferme che la situazione si è ulteriormente aggravata, facendo piombare l’area in questione nel degrado e nell’abbandono più  totale. Quella dove un tempo c’era uno dei gioielli del mare locale, un’area extra lusso, è diventata terra di nessuno.

L’area dell’ex stabilimento simbolo del jet set romano, uno tra i più in voga del litorale e tra i più belli d’Italia, è diventata una terra di nessuno

Lo stabilimento di lungomare Amerigo Vespucci 66 era stato sequestrato per un abuso edilizio che poi è risultato essere inesistente.

Lo stato di rovina appare in tutta la sua drammaticità, con le barriere metalliche utilizzate dalle autorità per impedire l’accesso all’area che puntulamente, come è possibile vedere dal filmato, sono state spostate a più riprese da ignoti, per lo più vandali e senzatetto, che utilizzano questa zona per fare i loro comodi a tutte le ore del giorno e della notte, in barba ai divieti.

L’abbandono è evidente, in una di quelle che è stato per tanti anni uno dei tratti di spiaggia più animati del litorale romano e lidense, che versa ora in condizioni di rovina totale, alla mercè di chiunque.

Ci siamo occupati fin dal 2020 della “storia infinita de “La Casetta” (leggi qui) un tempo ritrovo dorato delle feste dei Vip e non solo.

Ora degli anni ruggenti che lo popolavano con il meglio del jet set romano, non è rimasto che un amaro ricordo.

Nonostante da tempo immemore, nel 2019, il Tribunale abbia stabilito che non c’è stato nessun abuso (leggi qui) , passi concreti per la sua riqualificazione non ne sono stati mai fatti, la concessione ormai scaduta non è stata mai rinnovata mandando tutto in pasto alla microcriminalità, in un evidente caso di “malapolitica” (leggi qui) e nonostante già dalla fine del 2020 lo stabilimento in questione fosse tornato nelle mani del concessionario a seguito del dissequestro da parte della polizia locale di Roma Capitale (leggi qui).

Inoltre il Municipio aveva affermato che avrebbe riconsegnato l’impianto solo dopo la “demolizione degli illeciti” (leggi qui). Illeciti che tuttavia all’atto pratico non sono stati confermati, disconoscendo quando affermato dal tribunale: come è possibile aver bisogno di demolire illeciti che non sussistono?

Infatti, un bailamme di decisioni che rasentano l’assurdo, Il X Municipio, si era detto pronto, a marzo 2022, a presentarsi con le ruspe per demolire gli abusi edilizi che il Tribunale, con una sentenza contro la quale il Campidoglio non ha fatto neanche ricorso, ha stabilito di non esserci e nei confronti della sentenza del Tribunale il Campidoglio, ritenendola ragionevolmente giusta, non ha fatto mai ricorso, in un trionfo del grottesco.

Passa il tempo, passi avanti non se ne fanno, e l’area diventa oggetto, ad agosto di quest’estate, il teatro di un nuovo episodio di vandalismo (leggi qui).

In quel caso specifico era andato a fuoco l’ex parcheggio de “La Casetta”, riconvertito dalle circostanze in malsano rifugio di sbandati (leggi qui).

Infine, nell’ultimo episodio di cronaca nera che vi avevamo documentato prima di questo odierno, (leggi qui), dei ladri si erano introdotti in quello che ufficialmente sarebbe un cantiere, cercando della ferraglia da rubare, ed erano stati messi in fuga da alcuni testimoni.

Cosa accadrà nella prossima puntata di questa tristissima querelle non è dato sapere, ma in tutto questo resta necessario un intervento deciso delle istituzioni, che al momento languono paurosamente.

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