Benzinai, sciopero confermato e i consumatori annunciano un…”controsciopero”

Sciopero dei benzinai confermato: sarà dal 24 al 26 gennaio. Durerà 48 ore. La rabbia degli automobilisti

sciopero benzinai

E’ stato confermato lo sciopero dei benzinai in programma tra il 24 ed il 26 gennaio. La protesta, ridotta da 60 a 48 ore, partirà alle 19 di martedì 24 gennaio e terminerà alla stessa ora di giovedì 26 gennaio. Nel dettaglio, lo sciopero parte dalle 19:00 del 24 gennaio per la rete ordinaria e dalle 22 per quella autostradale. E prevede la fine negli stessi orari, a seconda delle reti, del 26 gennaio. La chiusura riguarderà anche i distributori self service. Rimarranno aperte solo alcune stazioni di servizio, scelte su base provinciale, in modo da poter garantire i servizi minimi.

Benzinai, sciopero confermato: le motivazioni

Nel volantino predisposto per i distributori da Faib, Fegica e Figisc / Anisa si legge la motivazione esposta al pubblico: “Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti”.

I benzinai erano pronti a trattare con il Governo: ecco come

E pensare che fino a poche ore fa c’era una speranza (seppur flebile) per la revoca dello sciopero, con i benzinai che hanno provato a dettare le regole per riaprire la trattativa: “Via le sanzioni per far ripartire il tavolo”, aveva aperto in un’intervista Giuseppe Sperduto, presidente di Faib Confesercenti, al quotidiano “La Stampa”.

“Se questa è davvero la destra sociale non può non capire che i benzinai sono con due piedi nella fossa – proseguiva Sperduto – “Le nostre richieste sono chiarissime, non fumose: eliminazione delle sanzioni, non ci facciamo problemi del cartello. Susseguentemente il tavolo emergenziale sui problemi che ci portiamo dietro da anni”.

I benzinai spiegavano: “L’accordo dipende dal Governo”

I benzinai non ci stanno a passare per speculatori nell’applicare un prezzo non deciso dal gestore. “La categoria si risente, ma è abituata, prende insulti in modo epocale. I benzinai, però, non hanno la coda di paglia, non sono presuntuosi. Ma come dice il marchese del Grillo, posso essere ancora un po’ arrabbiato per l’ennesima adempienza che non mi porta nulla?”, aveva spiegato il presidente di Faib Confesercenti.

“Lo sapevamo tutti che era impossibile continuare con il taglio delle accise, perché così si ferma la macchina dello Stato. Su un accordo per evitare lo sciopero – spiegava – non dipende da noi ma da Urso, Giorgetti, Mantovano. L’interesse della categoria non è certo quello di fare scioperi selvaggi o creare disservizi per i cittadini”.

“Tante volte si scivola un attimo nel dialogo perché non si rammenta qualcosa. Non mi permetto di dire che il ministro ignori, ma molte volte si usano dei termini sbagliati, che poi sono stati smorzati, ma hanno pesato”, concludeva Giuseppe Sperduto.

La minaccia degli automobilisti

Intanto, gli automobilisti annunciano una sorta di “controsciopero”. “Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta”, dichiara Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, che condivide le affermazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Se lo sciopero dovesse essere confermato – spiega – siamo pronti ad organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un controsciopero degli automobilisti”.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte

Leggi anche: Il Garante concede il via libera allo sciopero nazionale benzinai: date e orari

Il Garante concede il via libera allo sciopero nazionale benzinai: date e orari