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Pillola contraccettiva gratis da febbraio nel Lazio

La pillola sarà distribuita direttamente dai consultori: un freno all'aborto

Pillola contraccettiva gratis nei consultori del Lazio, a partire da febbraio. Il tavolo tecnico regionale costituito ad hoc ha concluso l’iter amministrativo ed entro il prossimo mese ci sarà la delibera che consentirà l’erogazione gratuita del farmaco per le ragazze tra i 15 e i 19 anni.

La pillola sarà distribuita direttamente dai consultori: un freno all’aborto

Una iniziativa resa possibile grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro previsto nel bilancio regionale e voluto dall’ex assessore alla sanità Alessio D’Amato.

Il Lazio non si ferma e dopo aver assunto con concorso decine di psicologi per i consultoridice Laura Anelli, ginecologa e membro del tavolo tecnico regionale per l’erogazione della pillola gratuita nei consultori – ora siamo praticamente pronti per questo ulteriore passo avanti verso le donne“.

Il tavolo tecnico doveva concludere i lavori entro 60 giorni ma dal momento che il finanziamento c’è abbiamo praticamente fatto tutto. Manca solo la ratifica del provvedimento. Adesso concludiamo il nostro lavoro con l’offerta gratuita della pillola che in chiave di prevenzione era l’anello mancante“, aggiunge.

L’obiettivo

Per Laura Anelli l’erogazione gratuita della pillola anticoncezionale non è stata pensata per abbassare la natalità ma per sostenere gravidanze responsabili. “In Francia la pillola è gratuita e c’è un tasso di natalità superiore al quello italiano – chiarisce – La pillola abbassa la quota delle donne che fanno ricorso all’aborto in chiave di prevenzione sanitaria“.

Alessio D’Amato aveva deciso di istituire il tavolo tecnico per procedere con un protocollo sperimentale per la gratuità della pillola contraccettiva per le ragazze tra i 15 e i 19 anni a ottobre.

“Chiederò al consiglio regionale di inserire un apposito capitolo di bilancio per questo – aveva annunciato – Oggi, nei consultori, le ragazze hanno diritto alla visita gratuita ma poi il medico non può che prescrivere loro il farmaco da comprare in farmacia”.  L’obiettivo è che “possano uscire dal consultorio direttamente con la scatola della pillola anticoncezionale”.

Tra le ultime iniziative in campo sanitario la possibilità di fare la circoncisione pagando il ticket fermando così il fai-da-te (leggi qui).

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