Pomezia, no al termovalorizzatore: “Rischi dai metalli pesanti”

Forti le perplessità espresse dal Comitato No termovalorizzatore di Albano, accompagnati dalle voci dei cittadini e dell’ex-sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà

Si è tenuta, nella serata di Sabato 14 Gennaio, l’assemblea informativa organizzata dal comitato No Inceneritore Albano presso i locali dell’OK Club di Cancelliera, dove Pomezia ha espresso un fermo “no” al termovalorizzatore per i rischi derivanti dai metalli pesanti.

Forti le perplessità espresse dal Comitato No termovalorizzatore di Albano, accompagnati dalle voci dei cittadini e dell’ex-sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà

Durante l’incontro, durato più di due ore, il coordinamento contro l’inceneritore ha mostrato una lunga presentazione nella quale sono stati esposti tutti i rischi connessi al piano rifiuti ideato dalla corrente amministrazione guidata dal sindaco Gualtieri. Sono seguiti poi interventi da parte dei cittadini della zona, preoccupati per la loro salute.

Il comitato, attraverso un discorso preparato dal chimico Aldo Garofalo, ha esposto, dati alla mano, l’insostenibilità dell’attuale progetto proposto per lo smaltimento dei rifiuti. Secondo il coordinamento infatti, il termovalorizzatore porta rischi per la salute ben maggiori da quelli dichiarati dal piano attuale e oltre a ciò non sarebbe neanche possibile evitare la creazione di un’ulteriore discarica dove depositare ciò che viene prodotto dalla combustione.

La causa principale sarebbe la creazione di emissioni di polveri sottili composte da elementi come piombo mercurio e varie diossine, che diventerebbero praticamente continue con il funzionamento quotidiano del termovalorizzatore per i prossimi venti anni.

Pomezia, no al termovalorizzatore: "Rischi dai metalli pesanti" 1
Tutte le foto di questo articolo: Fonte Riccardo Di Noia

Il timore dei cittadini è che la situazione ricalchi quella presente nelle zone di Brescia e Acerra, dove impianti del genere sono in funzione da anni e i cui dati sull’inquinamento dimostrano i forti rischi per la salute dei residenti a pochi chilometri dall’impianto.

Dal canto suo, il sindaco Gualtieri e il suo consiglio comunale sembrano essere convinti del loro progetto, con l’Ama che ha già acquistato i terreni interessati e con la data di messa in funzione fissata per il 2026.

Inoltre, a dicembre il comune ha diramato un comunicato dove sostiene di aver risposto a più di 600 osservazioni giunte durante la fase di creazione del piano, integrandole attivamente, mentre il Comitato dichiara di non aver ricevuto assolutamente nessun tipo di risposta da parte del comune, oltre alla completa assenza di una qualsiasi specifica tecnica sull’impianto.

Presente anche l’ex-sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, il quale ha manifestato le sue difficoltà durante il suo mandato riguardanti la gestione della situazione rifiuti della capitale, additando al comune di Roma un’incapacità nel proporre una soluzione più sostenibile e che non ricadesse sulla popolazione delle zone interessate.

Secondo l’ex-sindaco infatti, una delle motivazioni dietro alla sua sfiducia sarebbe stata proprio la sua dura presa di posizione nei confronti della realizzazione del termovalorizzatore, il quale si trova a poco più di cinque chilometri da Pomezia stessa.

Pomezia, no al termovalorizzatore: "Rischi dai metalli pesanti" 2

In chiusura, il Comitato ha invitato più volte non solo i cittadini ma anche le altre associazioni presenti sul territorio a unirsi a loro nelle proteste e nelle manifestazioni, dopo aver sottolineato previa domanda la mancata partecipazione da parte delle aziende della zona.

Infatti, nonostante non sia più presente un presidio fisso di fronte alla discarica di Roncigliano, le riunioni e le azioni dei partecipanti non si fermano, con l’annuncio riguardante una prossima protesta sotto la Regione Lazio a data da definirsi.

Riccardo Di Noia

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Roma, la Lega a favore del termovalorizzatore “ma con indennizzi strutturali”