Perde il cane non microchippato e si rivolge ai social: maxi multa

Il proprietario del cane multato anche per essersi rivolto ai social invece che alle autorità competenti

Il suo pastore tedesco incrociato scappa dal recinto, ma invece di denunciarne la scomparsa alle autorità competenti si limita a lanciare un appello su facebook. Quando il cane viene ritrovato per l’uomo, un 50enne di Guidonia, scattano due multe salate.

Il proprietario del cane multato anche per essersi rivolto ai social invece che alle autorità competenti

L’uomo, infatti, si è ritrovato a sborsare 308 euro per l’omessa iscrizione all’anagrafe canina, visto che il cane non era microchiappato, e 500 euro per l’omessa denuncia di smarrimento: quella social non è ritenuta idonea dalle autorità competenti.

A ritrovare l’animale qualche giorno fa una volontaria delle Guardie Zoofile  dell’associazione Kronos Valle Aniene.

Il ritrovamento

Con un salto il pastore tedesco era uscito dal recinto del giardino di casa. La volontaria lo intercetta poco dopo disorientato. E allora è la donna a pubblicare un post sui social per rintracciare il padrone del cane.

Il 9 gennaio l’uomo contatta la volontaria che le da appuntamento presso il comando dei carabinieri forestali di Guidonia.

Alla riconsegna dell’animale dopo i ringraziamenti arriva la brutta sorpresa. E’ in quel momento che scattano le contestazioni per la violazione dell’obbligo di microchip e di iscrizione all’anagrafe canina riassunte in una multa di 308 euro oltre che una sanzione di 500 euro la violazione dell’obbligo di denuncia di smarrimento all’Asl o alle forze dell’ordine che va effettuata entro 5 giorni dall’evento.

Il possesso responsabile degli animali

Il primo obiettivo perseguito dalle leggi emanate in materia, sia in ambito nazionale che regionale, consiste in una decisa responsabilizzazione dei cittadini – spiega Antonello Livi, presidente delle Guardie Zoofile Kronos – Il fine è quello di realizzare un’anagrafe canina, scoraggiare gli abbandoni e favorire il possesso responsabile degli animali”.

Intanto nell’area dei Monti Simbruini gli stessi volontari dell’associazione Kronos Valle del’Aniene stanno cercando di stanare chi abbandona esche e bocconi avvelenati per uccidere cani nei boschi (leggi qui).

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