Aron era sfuggito dal guinzaglio: il padrone di un labrador lo ha ucciso con una coltellata
Prima la lite con un altro cane, poi l’aggressione dell’uomo. Un passante estrae il coltello e uccide il cane rivale al suo. E’ così che è morto la serata prima dell’Epifania Aron, un incrocio tra dogo argentino e amstaff di dieci anni, con una coltellata sferratagli in via Stilicone, in zona Don Bosco.
La padrona, Ambra, ha ora formalizzato la denuncia al commissariato Tuscolano. E chiede giustizia.
“Credevo l’avessero morso, invece era stato accoltellato. Ho visto quell’uomo avvicinarsi al mio cane ma pensavo gli avesse sferrato un pugno, invece l’ aveva accoltellato, all’altezza del cuore“. Ambra è ancora sotto choc quando si presenta alla polizia.
I fatti risalgono allo scorso 5 gennaio quando la donna si trova insieme al compagno e al fedele Aron, in via Flavio Stilicone poco prima delle otto di sera. Aron, si libera dal guinzaglio, e inizia a correre verso una coppia che passeggia con due cani: un Labrador nero e un meticcio di piccola taglia.
I cani si iniziano ad azzuffare tra loro. Si cerca di separarli. Poi, secondo la testimonianza della padrona di Aron, il proprietario di uno degli altri due cani avrebbe aggredito Aron, quando ormai la zuffa era finita.
“Ha sferrato al mio cane quello che pensavo essere un pugno e che poi ho accertato essere una coltellata”, scrive in denuncia.
L’uomo, con accento romano, poi si è allontanato assieme ai due cani e alla compagna. Mentre la donna si è recata dal veterinario, dove ha scoperto che il suo cane aveva riportato una ferita mortale profonda 7 centimetri. “Una coltellata crudele sferrata quando i due cani erano già separati“, si dispera ancora.
Ambra, la proprietaria del cane Aron, dopo aver presentato la denuncia, ha anche aperto una pagina Facebook “Giustizia per Aron”, dove ha pubblicato anche le foto dell’animale ferito.
“In foto si vede in maniera nitida lo squarcio della coltellata. Il mio Aron non aveva ferite da morsi“.
La donna ora cerca testimoni per fare luce sull’accaduto. “Aveva 10 anni ed era veramente il migliore amico che potevi avere. Vi prego vi supplico giustizia per Aron“.
“Aron era più di un migliore amico, più di familiare, più di un cane. Eravamo un team – il ricordo di Ambra – Abbiamo viaggiato insieme in tutta Italia. Nuotavamo insieme al mare in estate ed in inverno camminavano nei boschi in cerca di bastoni giganti che portava a casa.
Ha dato alla luce 23 cuccioli ed avuto una vita piena di amore. Merita giustizia“.
Tanti i messaggi di solidarietà: “Sono sconvolta – si legge su un post – perché certe assurde violenze non dovrebbero poter essere compiute. Hai visto nell’immediato, se c’erano telecamere attive in zona (anche se spesso non servono a nulla…) ?
Chiedi aiuto e supporto anche attraverso locandine affisse nelle immediate vicinanze…
Fai l’impossibile per il tuo amico a 4 zampe“.
Di recente a Roma un altro cane è stato vittima della violenza inaudita dell’uomo: un cagnolino bianco è stato infilato in un sacco della spazzatura e gettato in un cassonetto (leggi qui).
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