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Marco D’Amico ci ha lasciato: il gabbiano Jonathan è volato lontano

All’età di 54 anni si è spento Marco D’Amico, giornalista e storico documentarista delle trasmissioni di Licia Colò

Anche quando ha scoperto il male che lo avrebbe divorato in pochi mesi ha trovato il modo di esorcizzarlo con una battuta: “Vorrà dire che sarò un gabbiano con la zampa rotta”. Marco D’Amico, giornalista e storico documentarista di Licia Colò, se ne è andato all’età di 54 anni ieri in un letto d’ospedale a Roma.

All’età di 54 anni si è spento Marco D’Amico, giornalista e storico documentarista delle trasmissioni di Licia Colò

Marco era fatto così. Mai un’ombra sul viso, sempre sorridente e sereno, disponibile con tutti, positivo e risolutore di problemi. Un’eccezione che si notava in un ambiente dove è difficile non sgomitare per mostrarsi il più bravo e il più attento. Marco, di certo, non aveva bisogno di apparire: lui, bravo lo era davvero.

Le sue capacità di sintesi, di comunicazione, di empatia verso il lettore le aveva intuite per primo Gianni Sepe, direttore de Il giornale di Ostia dove Marco D’Amico giovanissimo aveva esordito alla fine degli anni Ottanta. Poi era arrivata l’esperienza al Paese Sera: dal 1992 per due anni a tamburo battente a raccontare le storie del litorale romano.

Finita l’esperienza al Paese Sera, un altro salto di livello: prima collaboratore dell’Ansa poi del Corriere della Sera da Ostia e dall’aeroporto di Fiumicino. Proprio quell’aeroporto nel quale finì per essere assunto in un momento di stanca verso una professione, quella giornalistica, dalle troppe tensioni e competizioni.

Lavorava a contratto a tempo indeterminato nel settore cargo con una multinazionale del volo Marco D’Amico e sembrava che quell’impiego lo dovesse accompagnare fino alla pensione quando l’amore per il vecchio mestiere e lo sguardo verso più specifici settori della divulgazione giornalistica, ovvero natura e viaggi, risvegliarono la passione sopita. E il ritorno avvenne con un colpo di scena che racconta Roberto Filibeck, amico e collega per tanti anni. “Un giorno si presentò negli studi Rai dove veniva realizzato il programma di Licia Colò ‘Alle falde del Kilimangiaro’ – dice Filibeck – Marco si confuse tra gli spettatori e alla fine della trasmissione si avvicinò alla Colò. Si propose di fare da collaboratore, gli parlò della sua passione per i viaggi, dell’amore verso gli animali, delle sue esperienze giornalistiche e da quel momento cominciò un rapporto professionale che non si è mai interrotto”. Era il 1999, dimissioni immediate dall’aeroporto e inizio di una collaborazione più che ventennale.

Marco D’Amico con Piero Angela

Marco D’Amico ha seguito Licia Colò anche dopo la sostituzione del team di “Alle falde del Kilimangiaro”: in Rai nel 2010 come coautore di “Condominio terra” e nel 2011 in “Nati liberi”. Nel 2014 Licia Colò passa a Tv200 e Marco D’Amico la segue per i programmi “Il mondo insieme”, “Animali e animali”, “Dio li fa poi li accoppia”. E c’è pure per il breve ritorno in Rai nel 2018 con “Niagara – Quando la natura fa spettacolo”. Dal 2019 collaborava, sempre con la bionda conduttrice, a “Eden – Un pianeta da salvare” su La7.

Era infaticabile Marco. Con i suoi reportage ha esplorato il pianeta, dalla Patagonia all’Islanda, dagli Stati Uniti alla Francia, in lungo e largo per l’Italia e spesso in Asia, sempre con la fede calcistica giallorossa nel cuore e la sua casa di Dragona come buen retiro. Una passione per la natura e la bellezza che sa esprimere in ogni angolo del mondo che Marco ha condiviso a lungo con il coetaneo Enrico Chiarot, l’agronomo morto il 28 dicembre durante un’escursione solitaria (leggi qui).

Marco D’Amico amava gli animali a tal punto di identificarsi con il gabbiano Jonathan Livingston dell’omonimo romanzo che aveva anche riproposto in una chiave più intimista e personale nel suo romanzo “Tutto naturalmente in un’estate”. Più recentemente si è dedicato alla tutela dei pipistrelli con incontri nelle scuole, un dvd realizzato con Alessandra Tomassini e il libricino “Il pipistrello divo e la mamma umana”, apprezzato anche da Piero Angela.

Addio Marco, continua a volare alto.

I funerali di Marco D’Amico si terranno sabato 7 gennaio alle 11,30 presso la chiesa di Santa Maria Regina dei Martiri, a Dragona.