Mancano baristi e camerieri? Il Governo riduce le tasse sulle mance

Riduzione delle tasse sulle mance per impiegati del settore ricettivo: la novità per dare un po' di sollievo fiscale alla categoria passerà con l'approvazione della Legge di Bilancio

Tra le novità della Legge di Bilancio 2023, c’è anche quella della riduzione delle tasse sulle mance a baristi e camerieri. L’articolo 14 della Legge in corso di approvazione in Parlamento, prevede infatti che la tassa sia ridotta al 5% per il personale impiegato nel settore ricettivo e di somministrazione di pasti e bevande, con un limite legato al reddito, che non dovrà superare i 50mila euro l’anno.

Un’operazione che scatterà il 1° di gennaio 2023 e già denominata “salva turismo”, vista l’attuale carenza di questo tipo di personale partita con la pandemia da Covid (leggi qui).

Riduzione delle tasse sulle mance per impiegati del settore ricettivo: la novità per dare un po’ di sollievo fiscale alla categoria passerà con l’approvazione della Legge di Bilancio

Tra pochi giorni potrebbe diventare effettiva l’approvazione di una novità importante per gli impiegati del settore ricettivo come camerieri e baristi, riguardante la tassazione della mance.

Una riduzione della tassazione del 5% sulle mance potrebbe infatti partire dal 1° gennaio 2023 con l’approvazione della Legge di Bilancio, per gravare meno fiscalmente su tutta la categoria del settore ricettivo.

La Legge di Bilancio 2023, in via di approvazione, tende per una volta la mano anche ai camerieri dei ristoranti e degli hotel ma anche a baristi, facchini, concierge e autisti, che nella loro attività sono soliti ricevere a discrezione dei clienti, se non addirittura previsto da contratto, come nelle navi da crociera o in alcune catene alberghiere internazionali, una mancia proporzionata al ruolo, naturalmente sottoposta ad aliquota ordinaria.

Limiti legati al reddito e al tipo di contratto

Dal 1° gennaio questa tassazione potrebbe essere notevolmente ridotta, arrivando al 5% (un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali), da applicare a tutte le somme destinate a mance date dai clienti e pagate anche attraverso mezzi di pagamento elettronici e acquisite tramite il datore di lavoro.

Un limite comunque c’è e riguarda naturalmente il reddito. La tassazione al 5% varrà entro il limite del 25% del reddito annuale. Inoltre la riduzione verrà applicata a chi percepisce un reddito da lavoro dipendente che non dovrà superare i 50mila euro (nell’anno precedente).

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