Latina, omicidio di Fabrizio Moretto per vendetta. Arrestato il presunto autore

Arriva un arresto per l'omicidio a colpi di pistola perpetrato due anni fa

Latina: l’omicidio di Fabrizio Moretto, ucciso nel 2020 durante un tragico agguato a colpi d’arma da fuoco, sembra trovare ora una soluzione. I fatti di sangue erano avvenuti il 21 dicembre di due anni fa. L’uomo aveva perso la vita in via della Tartaruga, dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola mentre era alla guida del suo scooter.

Arriva un arresto per l’omicidio a colpi di pistola perpetrato due anni fa

Nel dettaglio, la persona uccisa era a sua volta indagato per l’assassinio di Erik D’Arienzo, che era stato picchiato selvaggiamente nella notte tra il 28 ed il 29 agosto del 2020 ed era morto il 5 settembre dello stesso anno per le gravi ferite riportate.

In particolare in base alle ricostruzioni di quel periodo, Moretto era stato colpito alla schiena in modo fatale da almeno un proiettile esploso da una pistola di piccolo calibro e adesso c’è un arresto riconducibile all’assalto ai suoi danni.

Nella prima mattinata di oggi infatti, all’alba di giovedì 15 dicembre, i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale di Latina, in collaborazione con i militari di Sabaudia, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare nei confronti del padre di D’Arienzo, Ermanno, 64 anni, considerato responsabile della sua uccisione.

I particolari delle prove contro Ermanno d’Arienzo

I carabinieri di Latina specificano che ci sono numerose prove a suo carico tra appostamenti fisici, intercettazioni ambientali, pedinamenti, ma soprattutto Ermanno D’Arienzo è risultato positivo alla prova dello “Stub”.

Difatti, alcune particelle di polvere da sparo provenienti dal proiettile trovato sul luogo del delitto sarebbero state individuate anche sul corpo del 64enne, incastrandolo.

L’arrestato è inoltre stato accusato di detenzione abusiva e porto illegale di arma da fuoco.

Le indagini nel corso degli anni hanno consentito di ricostruire le fasi della preparazione e la dinamica dell’agguato in cui era stato ucciso Moretto, a breve distanza dalla sua abitazione.

Il movente dell’omicidio, secondo le indagini dei Carabinieri, è stato la vendetta.

Di un altro omicidio molto più recente, avvenuto a Rocca Priora, vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri (leggi qui).

In quel caso, un 48enne, cittadino albanese, è stato massacrato di botte in casa, con l’allarme che è stato dato dai familiari verso le 11, dopo che era stato trovato riverso a terra già moribondo.  Vano l’intervento di due ambulanze, scopri di più dal link arancione all’articolo.

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Omicidio a Rocca Priora, uomo massacrato di botte in casa. Caccia agli assassini