Ostia, oltre 5 ore di fila alla posta: la denuncia di un utente

La fila infinita è stata vissuta da un cittadino e spiegata in base a quanto riferitogli dai dipendenti della sede in questione

L'ufficio Postale di Via del Sommergibile. Fonte Google Maps, foto di repertorio

Ostia: dalla tarda mattinata di oggi, lunedì 12 dicembre, e fino alle 17 della stessa giornata, un utente che chiede di rimanere anonimo ci racconta di un pesante disservizio che ha coinvolto tutti gli utenti senza prenotazione per le operazioni allo sportello della posta di viale del Sommergibile, ne quadrante di ponente. Ben 5 ore e 45 minuti, come confermato dalla documentazione che questa persona ci ha allegato in esclusiva.

La fila infinita è stata vissuta da un cittadino e spiegata in base a quanto riferitogli dai dipendenti della sede in questione

“Dalle 11.45 di stamane, quando ho materialmente ottenuto il bigliettino per essere servito, dovevo fare una banale operazione di controllo su un mio libretto postale che avevo in deposito presso questo ufficio, sono stato in fila per ben 5 ore e 45 minuti per un’operazione che per essere fatta ne ha richiesti appena 10, finendo alle 17 di pomeriggio. Francamente è una cosa assurda, un delirio e questo avviene da circa 3-4 mesi, prima era molto meno frequente”.

A questo scopo scorrendo nella lettura di questo articolo quest’uomo ci ha mandato come “foto-prova” il primo bigletto preso alle 11.45 e la ricevuta finale dell’avvenuta operazione, terminata alle 16.59.

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“Nel raccontarci le cause, il cittadino spiega che sono precisamente due: “La fila chilometrica, con persone ancora all’interno e all’esterno della posta – è stata generata da un mix tra carenza di personale e difficoltà dei meno giovani a prenotare online. Questo perché, e ho parlato personalmente  con la direttrice della posta e che con alcuni dipendenti che conosco da 30 anni, visto che abito in zona e vado sempre qua, ci sono solo tre persone per cinque sportelli, due sono chiusi. Mi è stato detto che una dipendente è assente per imprecisati motivi e un’altra è andata da poco in pensione”.

“Inoltre – prosegue – ci è stato fatto pesare e non poco, che dobbiamo imparare a prenotare online, ma onestamente io tra app, siti, internet e uso del cellulare sono davvero un disastro, ho 70 anni e sono a due passi dallo sportello, quindi ho resistito, ma qua con me oggi c’erano decine di anziani, anche 80enni o più e non si può pretendere che tutti sappiano prenotare da remoto.”

“Anche perché – specifica il signore – io quando posso chiedo a mio figlio, ma non posso sempre accollarmi a lui e ci sono anche tante donne  e uomini di una certa età che non hanno nessun parente amico ad aiutarli, quindi o si rinforza il personale o si rafforza con un servizio dedicato la corsia di chi non ha prenotato, questa non è pigrizia ma una difficoltà reale e non solo qui a via del Sommergibile”.

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Questa situazione è la conferma di altri fattori, prima di tutto che a livello informatico e di abilità nell’uso dell’online, essendo l’Italia il secondo Paese con la percentuale maggiore di anziani al mondo dopo il Giappone, (14 milioni di ultra 65enni secondo fonti di Istat e Iss al 2021) e con una bassissima natalità.

E per ultimo, ma non meno importante, vi è la necessità di alfabetizzare all’uso di tutto quello che è multimediale i meno giovani e, soprattutto, provvedere a nuove assunzioni nel personale di Poste Italiane.

Partendo, magari, proprio da quest’ultima filiale.

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