Violenza al pronto soccorso, paziente colpisce al volto operatore sanitario: cosa è successo a Roma

Violenza al pronto soccorso. Ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

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Violenza al pronto soccorso. Ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Il lavoratore è stato colpito al volto con un plico contenente documentazione sanitaria per ben due volte da una paziente stremata dai lunghi tempi di attesa. La paziente era in attesa con un codice 2 nella sala dei codici gialli gremita di pazienti in attesa di visita, accertamenti diagnostici o ricovero in reparto.

Violenza al pronto soccorso, escalation di casi a Roma

Solo un paio di giorni fa un’altra operatrice sanitario è stata aggredita con un calcio al collo da un paziente che stazionava in pronto soccorso e molti ricorderanno l’episodio del 18 ottobre scorso in cui un’infermiera ha subito un tentativo di strangolamento sempre in pronto soccorso (leggi qui).

Violenza al pronto soccorso, la nota pesante di Confintesa Sanità: “E’ un sistema fallato”

“Purtroppo  – si legge in una nota di Confintesa Sanità Lazio che ha denunciato l’episodio – non sono gli unici casi di aggressione che si sono verificati, perché in tutti i pronto soccorso di Roma e del Lazio episodi del genere sono all’ordine del giorno, sia con aggressioni fisiche che verbali; purtroppo lo scaricare sui lavoratori le pecche organizzative sia a livello aziendale che regionale di un Sistema Sanitario evidentemente fallato sta diventando una vera e propria piaga sociale e gli operatori e le Direzioni Strategiche si stanno purtroppo “abituando”, evitando, nella maggior parte dei casi di farsi refertare e di denunciare l’accaduto, legittimando e giustificando di fatto comportamenti che sono di per se inaccettabili”.

Violenza al pronto soccorso, l’invito ai lavoratori di denunciare

Confintesa Sanità invita tutti i lavoratori a denunciare ogni singolo episodio di violenza fisica o verbale subita per far emergere sempre più questa problematica ancora troppo sommersa dalla tendenza a giustificare l’insofferenza dell’utenza nei confronti di un sistema che non funziona.

“Chiederemo – afferma Confintesa – ufficialmente alla Direzione dell’AOU Sant’Andrea di intraprendere un percorso efficace  per tutelare i suoi dipendenti e per risolvere tutti i problemi che purtroppo da anni attanagliano il pronto soccorso, ma che ultimamente stanno avendo una escalation allarmante.

“Chiederemo – conclude Confintesa – alla nuova Giunta Regionale, all’Assessorato alla Salute, alla Commissione Sanità che si insedieranno dopo le elezioni di febbraio di fare proprie le nostre richieste e di intraprendere una strada di tutela degli operatori della salute, dato che l’attuale government non ha saputo dare risposte valide ed efficaci in tal senso”.

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