Roma, il Presepe dei Netturbini compie 50 anni e l’8 dicembre riapre alle visite

Un'opera storica, creata da Giuseppe Ianni, riaprirà nel giorno dell'Immacolata Concezione. Scopriamo la sua storia e il programma delle visite

Roma: in occasione della festività dell’Immacolata Concezione, domani, giovedì 8 dicembre, riaprirà, dopo la scomparsa del suo ideatore Giuseppe Ianni, il Presepe dei Netturbini di Roma, che compie 50 anni, essendo stato realizzato nel 1972.

Un’opera storica, creata da Giuseppe Ianni, riaprirà nel giorno dell’Immacolata Concezione. Scopriamo la sua storia e il programma delle visite

Questa mattina, 7 dicembre, presso la sede Ama di via dei Cavalleggeri 5, dove l’opera è in esposizione permanente, al quartiere Aurelio, c’è stato il solenne rito di benedizione e inaugurazione della nuova sala museale.

Si sono svolti gli interventi del Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e del Presidente di Ama, Daniele Pace, alla presenza anche dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, della Presidente del XIII Municipio, Sabrina Giuseppetti, e del vertice dirigenziale dell’azienda.

La Benedizione è stata impartita da monsignor Baldassare Reina, Vescovo Ausiliare per il settore Ovest della Diocesi di Roma.

L’ingresso al presepe sarà gratis e con prenotazione obbligatoria tramite il sito www.amaroma.it.

Le visite, che dureranno al massimo per 50 minuti, comprendono anche la possibilità di assistere alla proiezione di una videoguida, presentata stamattina per la prima volta e presente anche sul sito web dell’azienda, in due versioni: una sottotitolata in inglese, l’altra nella LIS, la Lingua Italiana dei Segni.

Alla fine della visita, i visitatori potranno muoversi liberamente nella sala ed ammirare il presepe in autonomia.

Sarà disponibile anche una nuova brochure contenente informazioni di dettaglio, per una osservazione consapevole dell’opera e del contesto.

“Questo Presepe, famoso in tutto mondo, rappresenta uno straordinario patrimonio non solo per la nostra comunità aziendale ma per tutta la città. – evidenzia il Presidente di Ama Daniele Pace -.Nel ricordo del suo creatore Giuseppe Ianni, oggi lo riapriamo al pubblico e colgo quindi l’occasione per invitare tutti, romani e turisti, a dedicare, durante queste festività natalizie, una visita a questo luogo speciale”.

Il Presepe è stato fatto completamente in muratura con calce ed è composto da circa 3mila pietre provenienti da tutto il mondo.

L’opera, che occupa una superfice gigantesca, di ben 45 metri quadri, intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di oltre 2000 anni fa.  Nella sala che ospita il Presepe, sono inoltre esposti 3 grandi dipinti di ispirazione religiosa, tra cui un affresco dedicato alla “Madonna della Strada”, patrona dei netturbini romani, realizzato a matita e pastelli nel 2011 dal caposquadra Ama Francesco Palumbo.

Il “Presepe dei Netturbini” è sempre in mostra permanente ed è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose.

Nel 1996, La Santa Madre Teresa di Calcutta si è raccolta in preghiera nella calda e semplice atmosfera del luogo. Particolare e ricco di spiritualità è il legame fra il “Presepe dei Netturbini” e i Pontefici, come dimostra la visita nel gennaio 1974 di San Paolo VI. Ma è soprattutto la figura di San Giovanni Paolo II ad affermare con la sua assidua presenza (mai mancata dall’inizio del pontificato al 2002) l’importanza del luogo. Tra le innumerevoli personalità che hanno ammirato questa opera vanno menzionati anche il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e i Primi Cittadini della Capitale.

Focus sulla Storia del Presepe dei Netturbini

ll Presepe è una fedele riproduzione in miniatura della Palestina di duemila anni fa ed è costituito da scene di vita quotidiana dell’epoca arricchito, ogni anno, di nuovi particolari con l’intento di rappresentare la Natività come idea di pace e fratellanza tra tutte le popolazioni della Terra.Visitare il Presepe dei Netturbini è come fare un viaggio alla scoperta di un mondo lontano.

Ci sono 100 casette tutte illuminate costruite in pietra di tufo e lastre di selce (i tipici sanpietrini), 54 strade, 3 fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri, 7 ponti e 4 acquedotti realizzati con marmo del colonnato di San Pietro dismesso durante un restauro.

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