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Allagato il canile della Muratella: canali di scolo otturati da sterpaglia non rimossa (VIDEO)

Emergenza allagamento al canile della Muratella: Vigili del fuoco arrivano prima che l'acqua invada in modo irreparabile i rifugi e faccia saltare l'impianto elettrico

Roma: un fiume d’acqua ha invaso ieri i corridoi del canile comunale della Muratella alla Magliana Vecchia. Un incubo di fango, detriti e sterpaglia rimasta lì per tre mesi dopo che il Servizio giardini del Comune l’aveva tagliata dopo l’incendio doloso dello scorso agosto, senza mai rimuoverla. Proprio questo accumulo sarebbe stato la causa dell’otturamento dei canali di scolo.

Con l’accesso interdetto ai volontari per motivi di sicurezza in tutta la giornata, solo grazie ai Vigili del Fuoco nel pomeriggio, si è evitato il peggio nei rifugi e nella sala della centraline elettrica.

Emergenza allagamento al canile della Muratella: Vigili del fuoco arrivano prima che l’acqua invada in modo irreparabile i rifugi e faccia saltare l’impianto elettrico

Per ore l’acqua della pioggia incessante di ieri ha invaso la struttura comunale romana della Muratella che ospita oltre 400 cani trovatelli e da adottare. Un caos esploso subito con i temporali quasi monsonici delle ultime ore, che ha fatto diventare il canile come un delta di fiume. L’acqua che scendeva a più non posso, è arrivata ai rifugi e fino alla centralina elettrica, non trovando il modo di defluire nei canali di scolo occlusi dalla sterpaglia lasciata sul posto dopo lo sfalcio dello scorso agosto (leggi qui).

Sarebbe stato proprio l’accumulo di queste ramaglie, a cui in quattro mesi si sono aggiunti terra e immondizia la causa del pesante allagamento. Un disastro a cui i gestori della struttura stavano assistendo loro malgrado e senza la possibilità di intervenire in alcun modo, perchè proprio in quelle ore gli era stato impedito per sicurezza l’accesso alla struttura.

Come in ogni situazione limite, solo l’intervento dei Vigili del Fuoco nel pomeriggio, prima che accadesse il peggio con l’acqua già al limite dei quadri elettrici, ha salvato la situazione.

Aperti con forza i tombini dagli operatori, l’acqua già arrivata ad invadere il rifugio B – il più interno per altro – ha iniziato a defluire. A quel caos causato proprio una errata e incompleta opera di pulizia del verde, solo più tardi sono venuti a porre rimedio anche gli operatori del Servizio Giardini del Comune, cha stavolta oltre alle ramaglie si sono trovati a dover rimuovere detriti e fango.

E’ Rita volontaria della Lega del cane, sezione Ostia a raccontarci quel caos a cui anche lei ha dovuto con rammarico assistere a distanza. Da oggi si tornerò a lavorare per pulire tutto e con un po’ più di serenità forse che i prossimi temporali non metteranno la struttura ancora in emergenza.

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