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Roma, furbetti del Reddito di cittadinanza: 23 denunce per falso e truffa da 230mila euro

Nuove denunce a percettori di Reddito di Cittadinanza senza titolo: tra i 23 soggetti, tre stranieri e altri già indagati per l'operazione “Tritone” ad Anzio e Nettuno 

Con false certificazioni e per mancata dichiarazione della decadenza delle condizioni che ne davano il diritto, altre 23 persone sono state scoperte e denunciate a piede libero dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma per aver ottenuto e usufruito del sussidio di Reddito di Cittadinanza.

Tra i denunciati, tre sono cittadini stranieri ed altri sono risultati nomi già presenti nell’elenco indagati coinvolti nell’operazione “Tritone”, a seguito della quale 65 persone furono arrestate perché gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso e per aver costituito una “locale” di ‘ndrangheta con base tra Anzio e Nettuno.

Nuove denunce a percettori di Reddito di Cittadinanza senza titolo: tra i 23 soggetti, tre stranieri e altri già indagati per l’operazione “Tritone” ad Anzio e Nettuno

Grazie a nuovi controlli incrociati tra i dati delle Banche dell’I.N.P.S., della Motorizzazione Civile e l’Anagrafe, nelle ultime ore sono scattate altre denunce a piede libero nei confronti di 23 soggetti percettori di Reddito di Cittadinanza senza averne titolo.

Le denunce sono state effettuate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, a conclusione di un’ampia attività di riscontro e verifica dei 23 soggetti, che in alcuni casi avevano presentato istanza e dichiarato con certificazioni false, di essere in possesso dei requisiti riuniti nel decreto legge 4/2019 convertito con modificazioni dalla Legge 26/2019, in altri casi avevano mancato di comunicare le sopraggiunte caratteristiche che prevedevano la decadenza del Reddito di Cittadinanza anche a coloro che possedevano, inizialmente, i requisiti necessari per ricevere il sussidio.

Tra i denunciati a piede libero anche tre cittadini stranieri, e nel caso specifico, anche alcuni soggetti giù indagati per altre gravi presunti illeciti. Tra i profili esaminati infatti, sono emersi anche alcuni degli indagati coinvolti nell’operazione “Tritone”, a seguito della quale 65 persone finirono agli arresti, e alcune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso (leggi qui).

Questi avrebbero di fatto costituito una “locale” di ‘ndrangheta con base tra Anzio e Nettuno, riuscendo ad infiltrarsi anche nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale.

Dai controlli effettuati su questi percettori di Reddito di Cittadinanza senza titolo e dai calcoli effettuati dai Carabinieri sugli importi erogati dall’INPS, questi denunciati avrebbero già complessivamente percepito, in assenza dei requisiti di Legge, la somma di quasi 230mila euro.

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