Ad Ostia Antica “spunta” la patata bisestile: l’innovazione di un’azienda agricola

Cos'è la patata bisestile e perché sta trovando i favori di tanti consumatori

patata bisestile

La patata bisestile è un prodotto italiano di nicchia, con volumi attesi pari a circa 40 tonnellate, che trova estimatori all’estero, con principali destinazioni Francia e Belgio, dove risiede una clientela affezionata. In Italia, il tubero è prodotto nelle terre rosse della Puglia, in Campania e in Sicilia, ma ora sta facendo le prime apparizioni anche nel Lazio e per l’esattezza nell’entroterra del litorale romano, ad Ostia Antica, dove l’agronomo Valentino Della Porta ha la sua sede agricola (l’Azienda Agricola F.lli Della Porta e Figli) e ha provato con successo quest’innovazione nel territorio del Municipio X. La riuscita è stata facilitata soprattutto dalle nuove condizioni climatiche.

Cos’è la patata bisestile e perché sta trovando i favori di tanti consumatori

La cosiddetta patata bisestile o autunnale sta incontrando, negli ultimi anni, il favore crescente dei consumatori, i quali in questo modo possono disporre di tuberi freschi nel periodo invernale.  Questa patata dalle basse rese viene raccolta e riceve gli apprezzamenti di una clientela disposta a spendere qualcosa in più rispetto alla media del mercato, pur di mangiare un prodotto appena raccolto e salutare perché privo di trattamenti con gas antigermoglio.

I tuberi prodotti in entrambi i cicli extrastagionali (precoce e bisestile) sono destinati prevalentemente al consumo allo stato fresco e vengono commercializzati subito dopo la raccolta, mentre il prodotto del ciclo comune, oltre ad essere consumato fresco, alcune varietà vengono destinate anche all’industria di trasformazione.

Ad Ostia Antica arriva la patata bisestile: l’innovazione dell’azienda agricola

Una così ampia gamma di tipologie merceologiche di prodotto richiede l’impiego di varietà diverse e specifiche per ogni singola situazione. “Per ottenere questo prodotto – spiega l’agronomo Valentino Della Porta, titolare dell’Azienda Agricola F.lli Della Porta e Figli – si utilizza del seme ottenuto nel ciclo estivo. Ho preso le patate raccolte a giugno, seminate ad agosto-settembre e saranno raccolte a dicembre”.

“La scelta vincente rispetto ai tentativi passati è stata proprio il periodo di semina e siamo stati aiutati dalle nuove condizioni climatiche. L’impatto sostenibile è altissimo, appena due turni di irrigazioni, quindi poco consumo di acqua, poche concimazioni, un trattamento fungineo, insetticidi zero ed un apporto di azoto bassissimo: questa coltura può portare cambiamento in tanti aspetti agricoli. Il prodotto è ottimo”.

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