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Roma, 74enne pretende rapporti sessuali dallo psicologo: a processo per stalking

Le condotte, inziate con l'invaghimento e le minacce reiterate della donna nei confronti dello psicoterapeuta, sono andate avanti per anni 

Roma: quando un rapporto terapeutico può diventare malsana ossessione carnale. Così si potrebbe sintetizzare la vicenda di una paziente di 74 anni che per anni ha tormentato il suo psicologo, sensibilmente più giovane e che dopo molto tempo adesso andrà a processo per stalking.

Le condotte, inziate con l’invaghimento e le minacce reiterate della donna nei confronti dello psicoterapeuta, sono andate avanti per anni

Le minacce e l’invaghimento arrivavano alla fine sempre alla richiesta di avere rapporti sessuali, un’ossessione durata dal 2016 al 2018 che ha obbligato lo psicoterapeuta a sporgere denuncia, con la donna che ora andrà a processo per atti persecutori, durati appunto due anni.

Dopo circa un anno di terapia, iniziata nel 2015, il cambio di orientamento da parte della paziente che era stata invitata dal suo terapista anche a cambiare studio, visto il mutare pericoloso delle circostanze, ma questo rifiuto ha scatenato nella signora una rabbia con decine di messaggi minatoria e anche un investigatore privato assoldato per scoprire ulteriori dettagli sulla vita del malcapitato.

A quel punto l’uomo si è visto costretta a bloccarla su whatsapp e sono iniziate le minacce, anche con la volontà di farla pagare a quest’ultimo e messaggi recapitati al figlio dello psicologo, visto l’impossibilità di recapitarli direttamente a lui, o missive fatte giungere alla moglie, attuando condotte di stalking anche nei suoi confronti.

Il Pubblico Ministero a quel punto ha chiesto il rinvio a giudizio della stalker nel marzo 2019 con la motivazione che questi suoi atteggiamenti avrebbero provocato nella vittima “Ansia e paura per la propria incolumità e per quella dei propri parenti”.

Adesso, ad anni di distanza, la 74enne andrà a processo presso la decima sezione monocratica del tribunale di Roma.

Recentemente, sempre per stalking, sono arrivate tre condanne comprese tra un anno e 8 mesi e due anni per gli stalker (leggi qui) che per mesi hanno perseguitato un noto penalista di Roma, l’avvocato Giovanni Ferrari, tormentandolo fuori dal suo studio, al Pigneto, per sentirsi liberi di ubriacarsi e fumare droghe. Le condanne sono state emesse oggi, 23 novembre, col rito abbreviato dal giudice Rosalba Liso.

I tre uomini, di nazionalità gambiana e senegalese, erano finiti in manette dopo le ripetute denunce del legale che era stato minacciato di morte con un machete ma anche aggredito fuori dal portone dal suo studio, al Pigneto, proprio perché in passato aveva invitato un gruppo di tossicodipendente e malintenzionati, tra cui dei pusher, ad allontanarsi.

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