Acilia, incontro omosessuale finisce in rapina: condannato prostituto asiatico

Acilia, si incontrano per una prestazione sessuale, ma al momento di pagare il 62enne si rifiuta e il prostituto 25enne gli sottrae il portafogli: oggi la condanna

Acilia: attende il cliente e dopo la prestazione sessuale questi si rifiuta di pagare il 25enne filippino B. G. che per rabbia gli ruba il portafogli. Fermato e arrestato dopo la denuncia, l’uomo ha confessato e riconsegnato quanto sottratto al cliente 62enne, ma ieri il Tribunale lo ha comunque condannato a due anni e cinque mesi di reclusione.

Acilia, si incontrano per una prestazione sessuale, ma al momento di pagare il 62enne si rifiuta e il prostituto 25enne gli sottrae il portafogli: oggi la condanna

Accordati per un incontro si erano dati appuntamento ad Acilia, ma dopo aver consumato un rapporto sessuale, il 62enne si era rifiutato di pagare al giovane che si prostituiva per vivere, la cifra pattuita.

I fatti sono avvenuti a luglio 2020 in via A. Alabanti, dove il 25enne filippino era abituato a ricevere i clienti. Tutto sembrava andare secondo gli accordi precedentemente presi su una chat di incontri, tra i due uomini, dall’incontro alla prestazione sessuale. Ma quando il 62enne si è rifiutato di pagare il filippino, i due hanno iniziato a litigare.

Nel corso della lite, il giovane ha colpito il cliente, al quale sono caduti cellulare e portafogli, sottratti dal 25enne che poi è fuggito. Subito è scattata la denuncia da parte del 62enne che non volendo raccontare l’esatta circostanza per imbarazzo, aveva inventato che il giovane aveva accusato un malore per strada e gli aveva chiesto un passaggio per tornare  a casa, fornendo un indirizzo dove citofonando gli era stato risposto che il 25enne non abitava più lì. Il giovane a quel punto “scaricato” per strada avrebbe aggredito l’uomo e gli avrebbe sottratto il portafogli.

Una serie di informazioni false che sarebbero state fornite ai militari della Stazione di Acilia dal 62enne per contestualizzare l’aggressione e il furto, sul quale poi è stata fatta chiarezza proprio dal 25enne, che fermato ha riconsegnato quanto rubato e spiegato come si erano svolti in realtà i fatti.

Nonostante la difesa del filippino abbia spiegato il gesto legato ad un’azione di rabbia per il mancato pagamento, l’uomo è stato condannato a due anni e cinque mesi di reclusione con la riduzione della pena di un mese rispetto a quanto richiesto dal PM.

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