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Roma, pronto soccorso allo stremo e mancano i vaccini antinfluenzali

Più di 800 persone “parcheggiate” nei pronto soccorso in attesa di un posto in reparto. Esplode l’influenza e i medici di famiglia denunciano la fine delle scorte di vaccino

Nuvole grigie sulla sanità a Roma e nel Lazio. Mentre esplode l’epidemia influenzale, i pronto soccorso tornano a soffrire per i sovraffollamento dovuto alla carenza di posti nei reparti. Secondo dati della Simeu Lazio, alle 8,00 di questa mattina lunedì 14 novembre, erano oltre 800 i malati in attesa di ricovero nei pronto soccorso.

Più di 800 persone “parcheggiate” nei pronto soccorso in attesa di un posto in reparto. Esplode l’influenza e i medici di famiglia denunciano la fine delle scorte di vaccino

Mentre l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, si autocandida “per merito” al ruolo di Presidente per le prossime elezioni, la sanità pubblica affonda come il Titanic. Com’era stato per il ponte Ognissanti (leggi qui), anche il passato weekend ha lasciato pesantissimi strascichi per il sovraffollamento dei pronto soccorso. La carenza di letti nei reparti costringe le strutture dell’emergenza a lasciare sulla lettiga i pazienti che non trovano posto. Si calcola che a Roma e nel Lazio siano oltre 800 i pazienti “parcheggiati” nel pronto soccorso.

I casi più gravi si registrano al Policlinico Umberto I (127), al Gemelli (120 malati), al Santa Maria Goretti di Latina (102), al Sandro Pertini (101), al Policlinico Tor Vergata (97), al San Camillo (88), al Policlinico Casilino (69), al Grassi di Ostia (62). La Simeu (Società italiana di medicina d’emergenza e urgenza) segnala che almeno 550 dei pazienti in attesa, aspettino da più di 24 ore.

C’è da aspettarsi tempi lunghissimi d’attesa per chi si recherà al pronto soccorso nelle prossime ore con patologie meno gravi dei codici rosso e giallo.

I medici che operano nei pronto soccorso, reduci da due anni di superlavoro per la pandemia da covid, sono allo stremo. Si registra un preoccupante incremento di dimissioni lavorative, una vera fuga di specialisti, chi verso la pensione e chi verso l’estero. Tutto questo mentre le assunzioni di nuovi medici di pronto soccorso procede con il contagocce.

A rendere più problematica la situazione c’è l’imminente arrivo dell’epidemia dell’influenza stagionale. In Puglia siamo già a livelli di “epidemia” tra i bambini dai 0 e 4 anni. Lo indica la rete dei medici “sentinella” del sistema di monitoraggio Influnet: con anticipo rispetto alle passate stagioni, si registra già una incidenza abbastanza elevata. Tra i bimbi dai 0 ai 4 anni l’incidenza è del 12,01 casi ogni mille pazienti assistiti nella settimana dal 31 ottobre al 6 novembre, in crescita di quasi 4 punti rispetto alla settimana scorsa quando l’incidenza era di 8,62 casi ogni mille pazienti. Nelle altre fasce di età, invece, la situazione è ancora sotto controllo: tra i ragazzini dai 5 ai 14 anni l’incidenza è pari al 4,71 per mille, mentre negli adulti si attesta al 2,42 per mille. La media è di 3,01 casi ogni mille assistiti.

Pure in presenza di questi dati preoccupanti, un’altra falla si è aperta nella prevenzione dell’influenza. I medici di famiglia di Roma, infatti, denunciano la fine delle scorte dei vaccini antinfluenzali. I prossimi rifornimenti da parte della Regione Lazio sono previsti per la fine del mese di novembre.