Ostia, prove di sgombero da inondazione per l’Idroscalo

Ostia, tutto pronto per le esercitazioni della protezione Civile: le operazioni potrebbero scattare senza preavviso all'Idroscalo e a Saline

Ostia: potrebbero partire già domani sabato 12 novembre, le esercitazioni della Protezione Civile e Cittadinanza Attiva “PREvenzione e RESilienza Roma Capitale 2023”, che prevede varie iniziative e si concluderà domenica 22 gennaio 2023 nel territorio di Ostia.

L’operazione servirà a verificare l’attuale piano di Protezione Civile e testare le comunicazioni tra tutti i soggetti interessati per questo scatteranno senza preavviso in un lasso di tempo compreso tra domani, 12 novembre e il prossimo 23 gennaio 2023.

Ostia, tutto pronto per le esercitazioni della protezione Civile: le operazioni potrebbero scattare senza preavviso all’Idroscalo e a Saline

Con il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile capitolino, dall’Agenzia Regionale Protezione Civile e dalla Presidenza del Municipio X, tra questo weekend ed entro i prossimi due mesi, nelle zone più critiche del territorio sul fronte del rischio idraulico, verrà messa alla prova la capacità di intervento di tutte le Strutture Operative deputate alla pianificazione e al superamento di crisi e emergenze, con esercitazioni senza preavviso.

Il progetto a cui è stato dato il nome “PREvenzione e RESilienza Roma Capitale 2023”, vedrà il coinvolgimento delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile e per la prima volta la collaborazione degli studenti ai master universitari di II livello dell’Università LUMSA che studiano per diventare Prevention e Emergency Manager.

La o le esercitazioni, mirano soprattutto ad una verifica dell’attuale piano di Protezione Civile, ma con l’occasione verranno testare anche le comunicazioni tra tutti i soggetti che si ritrovano sempre più a dover fronteggiare condizioni climatiche impreviste a causa del mutamento climatico.

In particolare le esercitazioni che PRE RES 2023 ha previsto nel territorio del X Municipio riguardano due scenari storicamente critici dove l’intervento legato al rischio idraulico deve svolgersi in maniera rapida e precisa.

Le zone in questione sono l’Idroscalo e il quartiere Saline di Ostia Antica dove all’attivazione delle esercitazioni di sgombero, i residenti dovranno essere pronti a muoversi in maniera controllata e dovranno raggiungere a piedi delle Aree di Attesa già segnalate con specifici cartelli posizionati già da diverso tempo in luoghi strategici, tra cui piazza Gregoriopoli, e in prossimità del Centro anziani di Via della Gente Salinatoria ad Ostia Antica.

Nelle Aree di Attesa, gli Operatori di Protezione Civile, professionisti e volontari, forniranno informazioni per l’autotutela nel corso delle esercitazioni, con la dimostrazione di soluzioni tecniche e operative da utilizzare nelle emergenze.

Alla base dell’innovativo progetto la necessità di affrontare qualunque tipologia di rischio soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici in corso, i cui effetti spesso coinvolgono Roma e il litorale laziale: “Le parole d’ordine sono per questo Prevenzione e Resilienza – ha spiegato Giuseppe Napolitano, direttore del Dipartimento Protezione Civile – cioè le chiavi strategiche che possono coltivando la capacità di resistere, affrontare e superare gli eventi traumatici, preparandoci a ricostruire il futuro” – ha concluso.

Cartelli ed aree di protezione civile: ecco come sono codificati

Dopo l’aggiornamento nel 2019 del Piano di Protezione Civile di Roma Capitale, nel nuovo documento articolato in otto fascicoli, indipendenti strutturati come strumento operativo indipendente, il secondo fascicolo riguarda gli scenari di rischio idraulico per esondazioni del reticolo principale e secondario ed è quindi quello che interessa principalmente il territorio del X Municipio.

L’ultima revisione è possibile trovarla a questo link: Piano Protezione Civile di Roma Capitale

Le aree di protezione civile scelte per il piano di Roma Capitale sono state classificate e codificate secondo le quattro tipologie stabilite dalle linee guida regionali (D.G.R. 363/14, D.G.R. 415/15):

  • A. Aree di attesa per la popolazione, luoghi di prima accoglienza dove sarà garantita assistenza alla popolazione negli istanti successivi all’evento calamitoso oppure in conseguenza di segnalazioni nella fase di allertamento;
  • B. Aree di Accoglienza, aree per l’allestimento di strutture (tendopoli) in grado di assicurare un ricovero per coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione; (non presenti nel nostro territorio)
  • C. Strutture di accoglienza, strutture di alloggio per brevi periodi. Si tratta di edifici destinati ad altri scopi che in caso di necessità possono accogliere la popolazione (palestre, scuole, capannoni, alberghi, centri sportivi, strutture militari, edifici pubblici temporaneamente non utilizzati, edifici destinati al culto, centri sociali, strutture fieristiche, ecc.);
  • D. Aree di ammassamento, aree dove far affluire i materiali, i mezzi e gli uomini necessari alle operazioni di soccorso.

In questa mappa fornita dal Coordinamento Sicurezza Idraulica del X Municipio, sono state inserite tutte le aree individuate e che quindi dovrebbero avere i cartelli Aree di Sicurezza.

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