Aderisce alle numerose iniziative di screening oncologici della Asl Roma che si sono tenute nei mesi di Dicembre 2021, e gennaio e febbraio 2022, per lei andate sempre fortunatamente a buon fine, ma dopo quasi un anno dalla richiesta del referto sollecitato piĂą di una volta, ad oggi non lo ha ancora ricevuto.
L’utente che ha denunciato questo disservizio è una donna residente nella zona di competenza Asl Roma 3, che nel riferire l’accaduto, mentre da una parte ha lodato le iniziative screening della Asl Roma 3, con ottimo personale sanitario e macchinari di ultima generazione, dall’altra ha criticato il servizio di posta privata che si occupa per conto di Asl di recapitare i risultati medici, con ritardi inspiegabili e ingiustificabili.
Ostia, usufruisce delle iniziative di screening oncologici gratuiti ma non arrivano i referti: “Dispiace per il buon servizio di Asl Roma 3, messo in crisi da uno spedizioniere privato”
“Lo scorso dicembre 2021 e all’inizio del 2022 – ha spiegato la signora Claudia (nome di fantasia) – sono stata felice di poter usufruire di questi screening oncologici che sono stati organizzati bene e con estrema cura dalla Asl Roma 3 (mammografia, screening colon retto e pap test) per recuperare tanti utenti “vittime” della difficoltĂ di fare dei controlli così importanti in un periodo sanitario difficile per la pandemia. Non ricevendo però il referto mi sono preoccupata di chiamare la Asl direttamente, che mi ha rassicurata del fatto che se qualcosa fosse stato da approfondire a livello medico, come da prassi, loro stessi mi avrebbero contattato“.
la chiamata di conferma del buon esito delle analisi la signora Claudia ha chiesto se era possibile rispedire i referti che se anche risultavano giĂ spediti non erano mai arrivati all’utente. Dopo piĂą di un anno dal primo controllo però ancora nulla di fatto.
“Alla mia chiamata di sollecito dei referti che era comunque importante avere nonostante il buon esito confermato dagli operatori, ho cercato di capire come funzionava la spedizione e mi è stato riferito che il servizio di spedizione non dipende direttamente da Asl, ma certo pur essendo un servizio esterno e privato dedicato a questo, di sicuro è chiaro che non funziona. Quello che dispiace – ha proseguito la signora -, è che un tale disservizio mette immeritatamente in cattiva luce chi si vi si è affidato, e cioè in questo caso la Asl Roma 3, che al contrario si è impegnata per rassicurare sullo stato di salute tanti utenti rimasti al “buio” dopo il Covid” – ha concluso la cittadina.
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