Policlinico Gemelli, un solo medico nel reparto Pediatria: la disavventura raccontata da una mamma

Policlinico Gemelli, medico sbaglia per due volte dosaggio sangue per lo screening neonatale. Mamma costretta per la terza volta a partire da Ostia: trova un solo medico nel reparto e attende per tre ore il suo turno  

policlinico gemelli
L'ingresso del Policlinico Gemelli

Disavventura al Policlinico Gemelli di Roma. Una mamma si è rivolta a noi dopo essere stata costretta a tornare per la terza volta in ospedale con il bambino per effettuare lo SNE, lo screening neonatale esteso: la visita che si fa ai neonati per accertarsi che non abbiano malattie genetiche. Oggi ha dovuto attendere tre ore il suo turno a causa di carenza di medici nel reparto Pediatria del Policlinico Gemelli. Nelle due precedenti volte in cui è stata in ospedale per lo SNE, il sangue prelevato al neonato dal medico non è stato sufficiente ad ottenere il risultato.

Policlinico Gemelli, medico sbaglia per due volte dosaggio sangue per lo screening neonatale. Mamma costretta per la terza volta a partire da Ostia: trova un solo medico nel reparto e attende per tre ore il suo turno

La mamma, residente ad Ostia, per ben due volte si è sentita dire che il sangue prelevato non è stato sufficiente per il test. Oggi è tornata al Policlinico Gemelli per la terza volta ed ha dovuto attendere circa tre ore il suo turno per lo screening. Il motivo? Mancanza di personale. Infatti, erano assenti due dottori e il Reparto Pediatria è stato sulle spalle di un unico medico: in questo modo i tempi di attesa si sono dilatati in maniera esponenziale ed anche altri pazienti hanno dovuto attendere per ore il proprio turno.

La manifestazione del 17 novembre

A proposito di carenza di personale negli ospedali romani, il 17 novembre in piazza Castellani a Roma è in programma un grande raduno per protestare a livello di categoria per quella che è stata ribattezzata “Emergenza Urgenza” (leggi qui).

Questi i numeri della crisi denunciati dalla Simeu: una carenza di personale stimata nei pronto soccorso italiani. Oltre 5mila medici e circa 12mila infermieri; un aumento del numero accessi rispetto al numero dei sanitari realmente impiegati, carico di lavoro per singolo professionista: incremento registrato dal 25% al 50%.

E ancora, 800 pazienti al giorno destinati al ricovero in attesa di un posto letto anche in regioni importanti come il Lazio, con oltre 600 di essi in attesa da più di 24 ore. I dimessi dopo aver ottenuto cure direttamente in Pronto Soccorso si stima siano più 50% rispetto alla pre pandemia. Aumento della mortalità nell’ultimo decennio in pronto soccorso a causa del mancato ricovero oltre 100%.

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